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Una mascherina "firmata" Leo Battaglia

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Sulla fascia ionica cosentina, tra un’elezione regionale e l’altra, tra un sigaro e una mascherina, i candidati della Lega, continuano a evocare Cetto La Qualunque, diventando virali sui social, tra commenti, censure e faccine di tutti i colori.

L’anno scorso, era passato alla ribalta del web (e non solo) il candidato leghista, Alfio Baffa, ex consigliere comunale di Corigliano, per un video, inviato ad un gruppo Whatsapp, chiamato “Revenge porn”, da lui stesso registrato, mentre si trova nella vasca da bagno del suo albergo romano, con tanto di sigaro cubano fra le dita e bicchiere di rum sul bordo della vasca.

In questa campagna elettorale, invece, ha guadagnato la platea del web e delle cronache, Leo Battaglia, candidato della Lega, alle regionali del 3 e 4 ottobre. Battaglia è un agente immobiliare di Castrovillari che ha avuto la (in)felice idea di farsi propaganda elettorale regalando ai cittadini al mare mascherine anticovid, facendole piovere dal cielo.

Tantissimi involucri di plastica trasparenti, contenenti la mascherina chirurgia “omaggio” e il volantino con il nome del candidato e il logo della Lega, sono state lanciate, il giorno di Ferragosto, sulla spiaggia da un elicottero che ha sorvolato tutta la fascia ionica cosentina, da Corigliano, a Trebisacce.

Per l’esponente del Carroccio, purtroppo, una buona parte delle mascherine date in omaggio, sono cadute in mare, anziché fra gli ombrelloni, provocando il disappunto di molti bagnanti che hanno assistito alla scena, ripetutasi su diversi lidi.

Luigi de Magistris, candidato governatore antagonista al centrodestra, ha colto subito la “mascherina” al balzo, stigmatizzando l’accaduto con una nota decisamente salata, più dell’acqua marina. «Questa mattina, domenica di Ferragosto, nell’Alto Jonio cosentino, un elicottero a bassa quota vola sulle spiagge e scarica in mare e in spiaggia bustine di plastica contenenti una mascherina chirurgica con la scritta “Lega Salvini, Leo Battaglia” e il simbolo della Lega. Azioni ripetute a Marina di Albidona, Trebisacce, Rossano-Corigliano, Villapiana e altri comuni. Una vergogna».

Ma Battaglia ha dato battaglia replicando all’ex pm: «Non vi è stato alcun inquinamento per la semplice ragione che le mascherine che non sono state raccolte dai bagnanti, sono state prese da una squadra di miei amici che hanno provveduto e stanno provvedendo a raccogliere per donarle ad altre persone. Quindi, non vi è nessun inquinamento. La sinistra pensi ai problemi veri della Calabria».

Nella polemica si è inserita pure Legambiente che, ovviamente e “qualunquemente” ha bollato la genialata del leghista.

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