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Carmelo Lo Giudice, morto a 93 anni

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BISIGNANO (COSENZA) – Si è spento ieri, circondato dall’affetto della sua famiglia, Carmelo Lo Giudice, che verrà ricordato per sempre come il sindaco di Bisignano. Nato nel 1928, precisamente il 30 maggio, è stato l’uomo, il personaggio, che più di altri ha impersonato l’istituzione locale. Lo vogliamo ricordare con il suo sorriso che dispensava a tutti i suoi concittadini.

Per essere stato il più longevo politico che più di altri ha rivestito compiti e ruoli istituzionali, prendiamo a prestito la sua biografia, in cui dimostra di essere molto legato ad un evento in particolare: “Personaggio dell’anno 2007”, premio conferitogli nella cittadina di Rose dall’associazione bisignanese “la Città del Crati” e dallo stesso comune rosetano, quale sindaco emerito di Bisignano «per aver rappresentato per oltre mezzo secolo le istituzioni».

Ogni famiglia di questa cittadina si sente legata a questa figura che ha esaltato la città nei periodi più bui cambiandola in meglio. Scrivere di questa scomparsa, avvenuta presso l’ospedale di Acri, non è mai facile per chi ne ricorda la voce, la proverbiale accoglienza in casa propria, l’interesse a stimolarti sempre nelle cose belle per dare lustro alla città che tutti i residenti ed anche chi è lontano tanto amano. È quindi imprescindibile scrivere di Carmelo Lo Giudice e di Bisignano, le due entità si sommano, si sovrappongono, diventano unica anima.

Sarebbe facile ripercorrere la lunga storia di un uomo che ha interpretato un ruolo fondamentale per le sorti cittadine, perché tanti sono gli obiettivi raggiunti. Lo ricordiamo con il suo messaggio, sempre sincero, dolce e ricco d’entusiasmo in cui manifestava la sua gioia nel ricevere il premio per la motivazione più azzeccata. «Ringraziandovi sentitamente per l’alto riconoscimento conferitomi dico subito che amo definire la mia lunga ed impegnata attività politico-amministrativa una meravigliosa avventura che è cominciata a 20 anni ed è finita a 78» scriveva.  Dal 1948 è durata ininterrottamente sino al 2006 per ben 58 anni.

Segretario della sezione comunista locale per 35 anni; sindaco e vicesindaco, assessore e consigliere comunale dal 1952 al 2006 per 54 anni; presidente della Comunità Montana “Destra Crati” per 16 anni; membro del direttivo del Consorzio per l’area di sviluppo industriale della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati per 15 anni; membro del Comitato Federale della dirigenza provinciale del Pci per 30 anni e per un anno ha diretto la sezione del partito a Corigliano Calabro.

Riportiamo la sua simpatia e sincerità: «Non ho un titolo di studio. Le ristrettezze economiche della mia famiglia non me lo hanno permesso. Non ho neppure la licenza della scuola elementare, perché non ne ho frequentato la quinta classe«. Figlio di poeta e scrittore, con pubblicazioni, Carmelo Lo Giudice, era già passato alla storia, da oggi più che mai verrà ricordato come lui stesso si definisce “un autodidatta”, concepito nell’agosto del 1927, nello stesso mese del 2021 la sua dipartita. Uomo di saggezza e di contraddizioni, ma che sicuramente sarà salutato con tutti gli onori come quelli che la sua comunità vorrà tributargli a memoria  anche per le generazioni future.        

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