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Il segretario della Lega, Matteo Salvini, con Leo Battaglia

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COSENZA – Alla fine ce l’ha fatta. Lo slogan elettorale “Leo Battaglia alla Regione”, che da anni tappezza i muri di molte località della provincia di Cosenza, si è, per certi versi, materializzato. L’imprenditore di Castrovillari con il pallino della politica entra infatti a Palazzo Campanella, seppur dall’ingresso secondario. Simona Loizzo, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, lo ha nominato responsabile amministrativo al 50% della struttura, come si legge nella determina del 24 dicembre.

La normativa regionale, lo ricordiamo, consente ai capigruppo in Consiglio regionale di scegliere autonomamente i propri collaboratori o segretari speciali.

La scelta di Loizzo è ricaduta proprio su Battaglia che nelle elezioni di ottobre aveva visto sfumare ancora una volta la possibilità di occupare uno scranno nell’assise regionale. Battaglia in virtù dell’incarico conferitogli riceverà un compenso di circa 20mila euro annui, la nomina avrà durata fino al termine del mandato consiliare (previsto per il 4 ottobre 2026) salvo revoca anticipata della stessa nomina o cessazione delle cariche di Loizzo.

Nelle varie tornate elettorali il bottino di consensi per Battaglia è stato sempre più che dignitoso ma non sufficiente per entrare in Consiglio regionale. Più che per i risultati delle urne Battaglia in questi anni si è fatto notare per le iperboliche campagne elettorali che, a detta di molti, hanno spesso cozzato con il buon gusto. Si è già detto dei muri “imbrattati” nel Cosentino con l’invito impresso nella vernice a sostenere la sua perenne corsa alle regionali.

Una mossa, correva l’anno 2014, che fece molto discutere e scatenò l’ironia mista a disapprovazione con tanto di pagine e gruppi ad hoc sui social. In molti contestarono senza mezzi termini la strategia elettorale di Battaglia, giudicata decisamente troppo invasiva, per usare un eufemismo.

Nel marzo 2019 altre polemiche a Castrovillari per un manifesto gigante in cui si salutava la 61esima edizione del Carnevale (evento molto atteso in città e nel resto della provincia) con il simbolo della Lega di Salvini di cui Battaglia era diventato segretario cittadino dopo aver lasciato Fratelli d’Italia.

Nell’ultima campagna elettorale per le regionali sul litorale dell’Alto Jonio cosentino a Ferragosto un elicottero riversò sui bagnanti delle mascherine in busta di plastica contenenti l’immancabile santino elettorale (LEGGI).

A piovere non furono però solo dispositivi di protezione anti Covid ma anche critiche e polemiche (in particolare degli ambientalisti per le numerose mascherine che finirono inesorabilmente in mare). Battaglia ora potrà studiare da vicino “i meandri” del Consiglio regionale a cui ambisce di appartenere da oltre un decennio.

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