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Il Consiglio comunale di Trebisacce

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TREBISACCE (COSENZA) – Si è insediato lo scorso 13 agosto, con i poteri del sindaco, del consiglio comunale e della giunta, il commissario prefettizio Carlo Ponte, vice prefetto in quiescenza, che ha ricevuto l’incarico di amministrare Trebisacce fino alla prima tornata elettorale amministrativa utile, ovvero nel maggio 2022. Ci riceve, con cordialità e disponibilità, nella stanza del sindaco che sarà sua fino a nuove elezioni. I suoi molteplici impegni non ci consentono di indugiare e, considerando la notevole esperienza da Commissario, maturata a Cassano e Corigliano, ecco la prima domanda.

Lei conosce la situazione di Trebisacce, come l’ha trovata?

«Ho trovato un Comune messo abbastanza bene. Ogni Ente ha problemi di tipo strutturale, finanziario, soprattutto dovuti ai mancati finanziamenti statali che hanno creato notevoli buchi nel bilancio da coprire con risorse proprie. Problema che si ripercuote sui conti consultivi».

Problema rifiuti: abbiamo visto cumuli di rifiuti in varie aree della città.

«Quella della raccolta dei rifiuti è stato uno dei primi punti attenzionati, Recentemente abbiamo avuto qualche problema con la Società esterna di raccolta che ha avuto degli inconvenienti tecnici e non ha potuto smaltire la raccolta, tant’è che ho fatto comunicazione non solo al comune di Trebisacce ma a tutti i comuni del comprensorio. Recentemente il problema è stato superato ed adesso dovrebbe riprendere, con regolarità, raccolta e smaltimento. Ma nel frattempo avevamo attivato altri canali, con Calabria Maceri, per fronteggiare questa emergenza».

I cittadini vorrebbero essere informati sui dati locali della pandemia e conoscere il numero dei positivi al Covid-19.

Carlo Ponte

«La comunicazione istituzionale è un altro punto che stiamo affrontando immediatamente in quanto è venuta meno con la decadenza del sindaco e dello staff che la curava. Io sono per l’informazione e la partecipazione del cittadino alla vita amministrativa, quindi questo strumento è fondamentale e stiamo vedendo come riorganizzarlo. Nel frattempo inviterei i cittadini ad andare sul nostro sito istituzionale dove è presente un link di collegamento che fa vedere quotidianamente, attraverso i dati dell’Asp, la situazione di Trebisacce».

L’ospedale ancora non viene riattivato nonostante tre sentenze del Consiglio di Stato e la nomina del commissario ad acta, Andrea Urbani dirigente Ministero della salute, per renderle esecutive.

«Ho preso contatto anche con questo problema e al momento non sono documentato sui dettagli. Sicuramente l’ospedale è un presidio che andrebbe mantenuto ad ogni costo, per il vasto territorio servito e perché è di confine con la Basilicata. Avendo la vicenda risvolti giudiziari, mi devo documentare sullo stato dell’arte».

Le opere pubbliche iniziate saranno completate, tipo il pontile, ma per i finanziamenti di altre opere (7 milioni di euro per la nuova scuola media ed altro, saranno recuperati?

«Un Commissario, pur vocato all’ordinaria amministrazione, non può prescindere dalla continuità dell’erogazione dei servizi e la non interruzione delle opere pubbliche in corso. Ho già l’elenco delle opere in corso con le relative problematiche. Sulle nuove opere, siamo in fase di approvazione del bilancio di previsione che dovrà recepire i nuovi finanziamenti di opere pubbliche. Intanto si dovrà procedere alla nomina del responsabile dell’Ufficio tecnico attraverso procedura di evidenza pubblica».

Sul conto consultivo e il bilancio di previsione non approvati dal consiglio?

«Per il conto consuntivo è fatto obbligo inviarlo alla Corte dei Conti perché c’è la sezione controllo che va a verificarlo. È relativo al 2020 e la difficoltà è riequilibrarlo col bilancio e col disavanzo di circa 5 milioni di euro; operazione fatta recentemente. Per il bilancio di previsione, tale previsione è consumata per 9 dodicesimi e, quindi, ci sarà da approvare un bilancio in equilibrio con il riconoscimento di qualche debito fuori bilancio. Il riconoscimento di qualche debito fuori bilancio impone l’obbligo di mandarlo alla Corte dei Conti».

Cosa ritiene di dover dire ai cittadini di Trebisacce?

«Che opererò con il massimo impegno, in nome della trasparenza e della legalità».

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