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Lavoratori Sateca in protesta

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GUARDIA PIEMONTESE (CS) – «Le Terme Luigiane dopo 84 anni di onorata attività sono chiuse, la preziosa acqua termale viene riversata abusivamente in mare, 250 lavoratori diretti a casa, migliaia di lavoratori dell’indotto privati di ingenti introiti economici, attività economiche e produttive che non vedono nemmeno l’ombra di un cliente».

Sono questi, secondo i lavoratori delle Terme Luigiane, i “risultati” della gestione del sindaco Vincenzo Rocchetti, ricandidatosi alla carica di primo cittadino. Il politico viene accusato d’aver «completamente disatteso le promesse elettorali di 5 anni fa», riuscendo a conseguire – con la chiusura del compendio – il «risultato peggiore nella storia degli amministratori comunali guardioli».

Rocchetti viene altresì accusato, sempre in merito alle Terme, d’aver «rinnegato l’accordo che lui stesso ha sottoscritto nel 2019, di cui la Prefettura di Cosenza si è resa garante per mantenere la continuità lavorativa e l’erogazione delle prestazioni sanitarie», ed il suo nome viene accostato al termine “fallimento”.

Durante l’ultimo comizio, il gruppo di Rocchetti «augurava a noi dipendenti Sateca – si legge nella nota – di riprendere il lavoro fra 4 o 5 anni, con la leggerezza e la superficialità di chi non ha evidentemente mai provato la mortificazione e le conseguenti difficoltà del vedersi privati della propria occupazione, della propria dignità e del proprio stipendio! Tra i tanti, questo è il motivo più grave per cui Rocchetti merita di perdere questa tornata elettorale, per non continuare a danneggiare il territorio e la comunità di Guardia Piemontese». Dunque, ecco l’appello dei lavoratori: «non votate Rocchetti».

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