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«I SIGNORI clienti sono pregati di non toccare la merce esposta. Quanti sono i verbi all’infinito presenti? Uno, zero, due o tre?». Oppure: «Amo leggere libri. Qual è il complemento oggetto? Libri, amo, leggere, amo leggere?». Sono due delle quaranta domande di lingua italiana contenute nel test d’ingresso per il corso di laurea in Scienze della formazione primaria dell’Unical che è diventato un vero e proprio caso: appena 55 vincitori su 647 candidati. Un caso che l’associazione “Cuore” proprio ieri sulla stampa risolveva – dopo aver «curiosato» tra gli studenti e dopo aver letto «i commenti dei diretti interessati» – assegnando “metà” colpa ai candidati e l’altra metà alla commissione «a detta di alcuni troppo rigorosa». Avesse aspettato ventiquattr’ore, il gruppo Cuore si sarebbe potuto fare un’idea leggendo tutti i quesiti del test somministrato agli aspiranti insegnanti: 40 di lingua italiana, 20 di letteratura e altri 20 di matematica e scienze.  Per superare la prova era necessario dare almeno 55 risposte corrette.

 

ECCO LE DOMANDE E LE SOLUZIONI: PROVA A RISPONDERE

 

Le domande a risposta multipla, formulate dalla commissione composta da Nuccio Ordine, Assunta Bonanno e Giorgio Lo Feudo, sono decisamente abbordabili. I quesiti di lingua italiana richiedono competenze in buona parte acquisite già prima delle scuole superiori: forme verbali, articoli, analisi logica della frase, pronomi.

E quelle di letteratura – un filo più difficili dello scorso anno, quando gli aspiranti (in quel caso ne passarono poco più di cento) furono testati su chi avesse scritto il Decamerone o il Principe – nella maggior parte dei casi risultano risolvibili per esclusione. Ammesso che uno studente non ricordi che i Quaderni di Serafino Gubbio operatore sono un romanzo di Pirandello, non dovrebbe risultare troppo difficile riconoscerlo in una quaterna che comprende altre tre celebri opere teatrali (Così è se vi pare, Il giuoco delle parti, Sei personaggi in cerca di autore). E per i quesiti di matematica la commissione ha dichiarato di aver seguito i test Invalsi per le scuole medie. 

Test e risultati alla mano, una riflessione sul sistema dell’istruzione non guasterebbe.

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