X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

L FRUTTO di un lavoro collettivo per un evento che sulla collettività ha basato il suo successo. Parte dal Dam di Arcavacata la mostra fotografica “Le giornate di Cosenza 2002” organizzata da Coessenza. Un lavoro di ricerca di materiale che parte prima dell’estate. Tantissimi gli scatti arrivati. Quelli della gente comune che ha inteso fermare con le proprie macchine fotografiche momenti salienti di quella grande manifestazione. 
«La cosa più difficile – dice Manuela Perna – è stata fare una selezione. Ogni immagine era bella a suo modo». Volti e articoli di giornale che riportano alla memoria quei giorni di dieci anni fa in cui Cosenza tutta urlava all’unisono “Liberateli tutti”. Quei tutti, attiviste e attivisti no global arrestati nell’inchiesta sul Sud Ribelle, nel cuore del novembre 2002, dieci anni dopo sono stati pienamente assolti. Eppure c’è ancora un’ombra che si aggira. Assolti «perché il fatto non sussiste», vittime di giorni di reclusione ingiusta, oggi a tutti gli imputati  il Tribunale di Cosenza ha chiesto millecinquecento euro come risarcimento per la richiesta di ricusazione, fatta nel 2003, del gup Ferrucci e che però fu rigettata. 
Ma lo scopo di questa mostra, il cui progetto grafico è stato curato da Dino Grazioso, è “questa è la nostra storia e ce la scriviamo da soli”. Il Dam ospiterà la mostra fino a lunedì 17, mentre in tutto il periodo natalizio sarà possibile fruirla nei locali del Rialzo. Una mostra migrante, che potrà essere ospitata facendone semplice richiesta sul sito di Coessenza. 

COSENZA – Il frutto di un lavoro collettivo per un evento che sulla collettività ha basato il suo successo. Parte dal Dam di Arcavacata la mostra fotografica “Le giornate di Cosenza 2002” organizzata da Coessenza. Un lavoro di ricerca di materiale che inizia prima dell’estate. Tantissimi gli scatti arrivati. Quelli della gente comune che ha inteso fermare con le proprie macchine fotografiche momenti salienti di quella grande manifestazione. «La cosa più difficile – dice Manuela Perna – è stata fare una selezione. Ogni immagine era bella a suo modo». 

Volti e articoli di giornale che riportano alla memoria quei giorni di dieci anni fa in cui Cosenza tutta urlava all’unisono “Liberateli tutti”. Quei tutti, attiviste e attivisti no global arrestati nell’inchiesta sul Sud Ribelle, nel cuore del novembre 2002, dieci anni dopo sono stati pienamente assolti. Eppure c’è ancora un’ombra che si aggira. Assolti «perché il fatto non sussiste», vittime di giorni di reclusione ingiusta, oggi a tutti gli imputati  il Tribunale di Cosenza ha chiesto millecinquecento euro come risarcimento per la richiesta di ricusazione, fatta nel 2003, del gup Ferrucci e che però fu rigettata. Ma lo scopo di questa mostra, il cui progetto grafico è stato curato da Dino Grazioso, è “questa è la nostra storia e ce la scriviamo da soli”. Il Dam ospiterà la mostra fino a lunedì 17, mentre in tutto il periodo natalizio sarà possibile fruirla nei locali del Rialzo. Una mostra migrante, che potrà essere ospitata facendone semplice richiesta sul sito di Coessenza. 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE