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È UNA regola riconosciuta del giallo quella che il colpevole torni sempre sul luogo del delitto. A distanza di due anni, magari. E sarà forse con spirito inquieto 

che Franco Battiato tornerà al teatro Rendano di Cosenza con il suo nuovo tour, dove troverà ad attenderlo lo spirito della sua opera “Telesio”. Sì, proprio lui, in ologrammi ed effetti speciali, il protagonista di quell’opera moderna commissionata dal Comune di Cosenza a Franco Battiato e Manlio Sgalambro per celebrare i 500 anni della nascita del filosofo cosentino. 
L’opera, era costata 750.000 euro, una bella cifra che, assicuravano l’artista e l’amministrazione comunale guidata da Salvatore Perugini, si sarebbe facilmente ripagata non solo in termini di immagine, ma anche economici grazie ai due anni di royalty che le repliche avrebbero portato nelle casse del Comune. Era il maggio del 2011. 
Senza nemmeno accorgersene, tra quattro mesi i diritti sulla rappresentazione scadranno. Il totale delle repliche messe in scena? Zero. Sì, proprio così. Nessuna, a parte quelle alle quali i fortunati spettatori di quei tre giorni del maggio 2011 al Rendano hanno avuto la possibilità di assistere dal vivo. Per il resto buio. 
Certo, il cambio di gestione e di direzione amministrativa non ha aiutato la continuità di distribuzione di una produzione rimasta così appesa e legata molto di più al richiamo del nome dell’autore che ad una vera valenza artistica. Ma sta di fatto che da due anni a questa parte il “Telesio” non ha più visto la luce del palcoscenico. 
Ma l’investimento economico non è del tutto andato a vuoto. Almeno per il cantautore siciliano. L’opera, infatti, è stata pubblicata in cd e doppio dvd in confezione deluxe, con gli interpreti Giulio Brogi, Paolo Lopez, Divna Ljubojevic, Juri Camisasca. Una vera rarità andata a ruba, benché messa sul mercato al notevole prezzo di 93 euro, ma dalle cui vendite non arriverà un centesimo nelle casse comunali. 
Altra operazione interrotta, è quella legata al libro del centenario del teatro Rendano, rimasto negli  uffici del teatro a ricoprirsi di polvere. Realizzato dopo mesi di minuziose ricerche e approfondimenti su materiali originali e archivi inediti, il libro è stato consegnato in versione definitiva dall’autore, Carlo Fanelli, e dal suo team dell’Unical, ma mai pubblicato. 
Battiato, comunque, non dimenticherà la sua creatura in musica. Durante il concerto del 28 febbraio, al Rendano con il suo nuovo “Apriti Sesamo”, album complesso e intriso di misticismo, il cantautore siciliano proporrà anche un brano della sua opera per ologrammi “Telesio”. Un omaggio o un epitaffio. Dipende dai punti di vista.

che Franco Battiato tornerà al teatro Rendano di Cosenza con il suo nuovo tour, dove troverà ad attenderlo lo spirito della sua opera “Telesio”. Sì, proprio lui, in ologrammi ed effetti speciali, il protagonista di quell’opera moderna commissionata dal Comune di Cosenza a Franco Battiato e Manlio Sgalambro per celebrare i 500 anni della nascita del filosofo cosentino. 

L’opera, era costata 750.000 euro, una bella cifra che, assicuravano l’artista e l’amministrazione comunale guidata da Salvatore Perugini, si sarebbe facilmente ripagata non solo in termini di immagine, ma anche economici grazie ai due anni di royalty che le repliche avrebbero portato nelle casse del Comune. Era il maggio del 2011. Senza nemmeno accorgersene, tra quattro mesi i diritti sulla rappresentazione scadranno. Il totale delle repliche messe in scena? Zero. Sì, proprio così. Nessuna, a parte quelle alle quali i fortunati spettatori di quei tre giorni del maggio 2011 al Rendano hanno avuto la possibilità di assistere dal vivo. Per il resto buio. Certo, il cambio di gestione e di direzione amministrativa non ha aiutato la continuità di distribuzione di una produzione rimasta così appesa e legata molto di più al richiamo del nome dell’autore che ad una vera valenza artistica. Ma sta di fatto che da due anni a questa parte il “Telesio” non ha più visto la luce del palcoscenico. Ma l’investimento economico non è del tutto andato a vuoto. 

Almeno per il cantautore siciliano. L’opera, infatti, è stata pubblicata in cd e doppio dvd in confezione deluxe, con gli interpreti Giulio Brogi, Paolo Lopez, Divna Ljubojevic, Juri Camisasca. Una vera rarità andata a ruba, benché messa sul mercato al notevole prezzo di 93 euro, ma dalle cui vendite non arriverà un centesimo nelle casse comunali. Altra operazione interrotta, è quella legata al libro del centenario del teatro Rendano, rimasto negli  uffici del teatro a ricoprirsi di polvere. Realizzato dopo mesi di minuziose ricerche e approfondimenti su materiali originali e archivi inediti, il libro è stato consegnato in versione definitiva dall’autore, Carlo Fanelli, e dal suo team dell’Unical, ma mai pubblicato. Battiato, comunque, non dimenticherà la sua creatura in musica. Durante il concerto del 28 febbraio, al Rendano con il suo nuovo “Apriti Sesamo”, album complesso e intriso di misticismo, il cantautore siciliano proporrà anche un brano della sua opera per ologrammi “Telesio”. Un omaggio o un epitaffio. Dipende dai punti di vista.

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