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IL numero chiuso all’università «è un ulteriore modo per fare cassa». La denuncia arriva dagli studenti dell’Udu che annunciano: «stiamo valutando l’opportunità d’inoltrare una class action per tutti gli studenti, diretta a richiedere tali somme indietro in quanto, a nostro avviso, non dovute e non legate ad alcun servizio aggiuntivo». Molte università «richiedono per il test d’ingresso circa 100 euro e 70 euro», sottolinea l’avvocato dell’Udu Michele Bonetti, che esibisce una nota degli studenti universitari ove sono riportati i vari test d’Italia con i rispettivi “tariffari”, «come nel caso della Federico II di Napoli e di Tor Vergata a Roma; si tratta di migliaia e migliaia di euro che incamerano gli atenei e che in alcuni casi richiedono nuovamente, al termine dei tre anni degli studi, per proseguire nei successivi due anni». 

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