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COSENZA – Basterebbe già la stauroteca a giustificare una visita. L’arcidiocesi di Cosenza ha inaugurato oggi il proprio museo diocesano che racconta tramite le opere d’arte la storia dell’Arcidiocesi bruzia e delle realtà ecclesiali cosentine: dalle confraternite al culto della Madonna del Pilerio, dalla committenza alle opere per la celebrazione eucaristica. Ma il cuore di tutto è il reliquiario a forma di croce che secondo la tradizione sarebbe stato donato alla città dall’imperatore Federico II in occasione della consacrazione della cattedrale, nel 1222.

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Attorno alla stauroteca, spiccano anche i gioielli del tesoro della Cattedrale donati dai devoti alla Vergine del Pilerio, alcuni busti reliquiario e alcune statuette lignee, ma anche le tele di Luca Giordano e del Pascaletti. Stamattina sono stati presentati dal direttore del museo, don Salvatore Fuscaldo. E da domani sarà possibile visitarli gratuitamente ogni giorno dalle 9 alle 12 – tranne la domenica – e nel pomeriggio su prenotazione (telefonando al numero 0984.6877171-2 oppure inviando una mail museodiocesanocs@libero.it). Il museo si trova accanto al palazzo arcivescovile, nel centro storico di Cosenza. E’ stato annunciato anche che di concerto con gli altri uffici pastorali dell’arcidiocesi saranno studiati percorsi tematici, culturali e di catechesi che ruoteranno attorno alla neo istituzione museale.

All’inaugurazione hanno partecipato il nunzio apostolico in Italia, Adriano Bernardini, e monsignor Giancarlo Santi, Presidente dell’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani. A far gli onori di casa, l’arcivescovo di Cosenza Salvatore Nunnari. Tra gli ospiti, l’arcivescovo di Rossano e i vescovi di Mileto, Cassano, San Marco-Scalea, oltre all’emerito di Catanzaro, Ciliberti.

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