X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

BISIGNANO (CS) – Se n’è andato in silenzio, quasi in punta di piedi, l’ultimo rappresentante della dinastia di artisti-artigiani che da secoli, a Bisignano, tramanda i segreti dell’antica liuteria.  Il maestro Vincenzo De Bonis si è spento oggi pomeriggio nella sua casa, all’età 84 anni, nel centro storico della cittadina di Sant’Umile.  Con la morte di Vincenzo De Bonis va via un pezzo di storia e di grande cultura. Fu avviato dal padre Giacinto alla difficile arte del liutaio. Assieme al fratello Nicola, infatti, ovunque ha portato in alto il nome del suo paese natìo.  

Dal 1700 la famiglia De Bonis ha costruito strumenti caratterizzati da un suono particolarmente dolce e vibrante, dovuto ad una combinazione di elementi tra i quali la scelta dei legni, le proporzione, le colle utilizzate. Nella vecchia bottega nel rione della Giudecca, infatti, la famiglia De Bonis ha realizzato strumenti preziosi per artisti come  Domenico Modugno, Angelo Branduardi e i fratelli Bennato. “Mastru Vicianzu”, com’era affettuosamente chiamato dai suoi compaesani, non era sposato. Una persona umile, preparatissima e soprattutto meticolosa nel suo lavoro. 

Recentemente aveva donato tre opere per il nascente museo della liuteria, struttura che è stata realizzata a Collina Castello ma non ancora aperta.  I funerali si terranno domani pomeriggio alle 15 nella Cattedrale di Bisignano, officiati dal parroco don Maurizio Spadafora. Il sindaco Umile Bisignano ha proclamato per la giornata di domani il lutto cittadino.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE