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COSENZA – Il nome evoca servizi maliziosi, infatti a Paolo Verre è accaduto che qualcuno equivocasse sul tipo di offerta di lavoro del suo “Marito in affitto”: contattato dalle mogli cosentine per eseguire attività di riparazioni casalinghe, si ritrova spesso controllato a vista dai coniugi delle clienti. «Sì – scherza il 34enne Verre, ex imprenditore edile – dopo la chiamata alcuni mariti restano ad aspettarmi per accertarsi che non si tratti di uno scherzo!». 
Invece il marito in affitto è un’idea professionale serissima, nuova e tutta italiana, creata dal monzese Giampiero Cerizza nel 2007, divenuta franchising e poi esportata in numerosi paesi europei. In Calabria ci sono tre affiliati, mariti competenti in materie di pronto intervento domestico: Paolo per la zona di Cosenza e provincia, Domenico per Reggio e Nicola per il territorio catanzarese. Nel database della singolare azienda, sono presentati così, con il solo nome, per evocare una sorta di dimensione familiare, così come il prerequisito per lavorare nel gruppo è lo stato civile: bisogna essere sposati. Li si può contattare per tutti quei lavoretti e commissioni per la casa  che i legittimi compagni fanno  storie ad eseguire, e il punto di forza del servizio è la chiamata gratuita. Per il resto la competenza tecnica è fondamentale ma non meno rilevante è la fidelizzazione del(la) cliente. Il cosentino Paolo, ad esempio, si è inventato promozioni originali come il regalo dei servigi del marito in affitto (fuori dall’equivoco…) per il compleanno di un’amica, o l’intervento d’urgenza per la sostituzione di una gomma forata. E se a qualcuno la teoria che sottende sembra maschilista (ovvero donne incapaci di domare il rubinetto che perde e bisognose di virile soccorso) la pagina Facebook di Paolo allude a ben altro: fanciulle che delegano rognose incombenze ad un uomo impiegando il loro tempo in più piacevoli attività. 
Ma questa è anche una storia di felice reazione alla crisi. Racconta Verre: «Come tanti altri colleghi vengo da un passato diverso. Ho sempre fatto il geometra e, dopo un’esperienza ultradecennale nel campo delle costruzioni e ristrutturazioni immobiliari, sono stato costretto dalla crisi a chiudere la mia impresa. Dopo la rabbia e la delusione ho capito che dovevo “riciclarmi” ed andare avanti: la famiglia, le spese, le bollette, le tasse non ti danno tempo. Ho letto sui giornali di questa nuova figura professionale ed io avevo tutte le carte in regola: mi arrangio a far tutto e mi appassiona il fai da te, e così da settembre 2013 sono entrato a far parte dei mariti in affitto». Tra i servizi più richiesti a Paolo cita le riparazioni agli impianti idrico ed elettrico, il montaggio di mobili, mensole, quadri e tende, i piccoli traslochi, il riordino di box e cantine, la tinteggiatura, il giardinaggio. A contattarlo sono mogli ma anche single e donne anziane, queste ultime anche per la spesa, la prenotazione di visite mediche, il pagamento delle bollette. «La gente – continua – rimane contenta perché un’unica persona riesce a ricoprire più ruoli». Sposato e con un figlio, sulla propria moglie Verre commenta: «Si lamenta del fatto che per gli altri ci sono sempre e subito mentre lei spesso deve aspettare». E assicura: «In ogni caso, seppure con ritardo, provvedo personalmente a tutti i lavoretti di casa».

COSENZA – Il nome evoca servizi maliziosi, infatti a Paolo Verre è accaduto che qualcuno equivocasse sul tipo di offerta di lavoro del suo “Marito in affitto”: contattato dalle mogli cosentine per eseguire attività di riparazioni casalinghe, si ritrova spesso controllato a vista dai coniugi delle clienti. «Sì – scherza il 34enne Verre, ex imprenditore edile – dopo la chiamata alcuni mariti restano ad aspettarmi per accertarsi che non si tratti di uno scherzo!». Invece il marito in affitto è un’idea professionale serissima, nuova e tutta italiana, creata dal monzese Giampiero Cerizza nel 2007, divenuta franchising e poi esportata in numerosi paesi europei. 

In Calabria ci sono tre affiliati, mariti competenti in materie di pronto intervento domestico: Paolo per la zona di Cosenza e provincia, Domenico per Reggio e Nicola per il territorio catanzarese. Nel database della singolare azienda, sono presentati così, con il solo nome, per evocare una sorta di dimensione familiare, così come il prerequisito per lavorare nel gruppo è lo stato civile: bisogna essere sposati. Li si può contattare per tutti quei lavoretti e commissioni per la casa  che i legittimi compagni fanno  storie ad eseguire, e il punto di forza del servizio è la chiamata gratuita. 

Per il resto la competenza tecnica è fondamentale ma non meno rilevante è la fidelizzazione del(la) cliente. Il cosentino Paolo, ad esempio, si è inventato promozioni originali come il regalo dei servigi del marito in affitto (fuori dall’equivoco…) per il compleanno di un’amica, o l’intervento d’urgenza per la sostituzione di una gomma forata. E se a qualcuno la teoria che sottende sembra maschilista (ovvero donne incapaci di domare il rubinetto che perde e bisognose di virile soccorso) la pagina Facebook di Paolo allude a ben altro: fanciulle che delegano rognose incombenze ad un uomo impiegando il loro tempo in più piacevoli attività. 

Ma questa è anche una storia di felice reazione alla crisi. Racconta Verre: «Come tanti altri colleghi vengo da un passato diverso. Ho sempre fatto il geometra e, dopo un’esperienza ultradecennale nel campo delle costruzioni e ristrutturazioni immobiliari, sono stato costretto dalla crisi a chiudere la mia impresa. Dopo la rabbia e la delusione ho capito che dovevo “riciclarmi” ed andare avanti: la famiglia, le spese, le bollette, le tasse non ti danno tempo. Ho letto sui giornali di questa nuova figura professionale ed io avevo tutte le carte in regola: mi arrangio a far tutto e mi appassiona il fai da te, e così da settembre 2013 sono entrato a far parte dei mariti in affitto». Tra i servizi più richiesti a Paolo cita le riparazioni agli impianti idrico ed elettrico, il montaggio di mobili, mensole, quadri e tende, i piccoli traslochi, il riordino di box e cantine, la tinteggiatura, il giardinaggio. A contattarlo sono mogli ma anche single e donne anziane, queste ultime anche per la spesa, la prenotazione di visite mediche, il pagamento delle bollette. «La gente – continua – rimane contenta perché un’unica persona riesce a ricoprire più ruoli». 

Sposato e con un figlio, sulla propria moglie Verre commenta: «Si lamenta del fatto che per gli altri ci sono sempre e subito mentre lei spesso deve aspettare». E assicura: «In ogni caso, seppure con ritardo, provvedo personalmente a tutti i lavoretti di casa».

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