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COSENZA – Quasi la metà delle famiglie calabresi non ha un accesso a internet, sia per motivi economici legati al costo della connessione sia perché molti paesi sono ancora totalmente scoperti. è quanto emerge da uno studio dell’Istat, un dato che evidenzia le enormi contraddizioni presenti nella nostra terra. 

Sempre in Calabria, infatti, sono tantissimi i giovani che si stanno mettendo in azione proprio nel campo delle nuove tecnologie e, sfruttando le potenzialità dei sistemi social, provano a fare impresa. Non a caso, nel prossimo fine settimana ad Amantea, in provincia di Cosenza, si terranno due iniziative congiunte dedicate a questo mondo, una di queste è la finale dei Calabria web awards che decreterà i vincitori di una competizione (ANCHE IL QUOTIDIANO E’ IN CORSA – LEGGI), divisa per categorie, tra i migliori blog e i migliori siti web, le web agency, i siti istituzionali, quelli d’informazione e aziendali, la comunicazione dei politici. 

Una contraddizione in termini, dicevamo, come conferma all’Adnkronos Francesco Rende, cofondatore della web agency “Efferre Communication”. «Grazie agli investimenti e ai fondi europei investiti in banda ultralarga la nostra regione potrebbe essere quella meglio cablata d’Italia. È un pò come con il nostro territorio: grandissime risorse, ma nessuna capacità di valorizzarle e di trasformarle in ricchezza per la nostra regione». La sua proposta è un progetto collaborativo per condividere le conoscenze e dare uguali possibilità di accesso anche a chi ancora non ha mai utilizzato internet. «Nei mesi scorsi – spiega ancora Rende – l’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) ha diffuso i dati sulle amministrazioni inadempienti sulla diffusione dei dati, ed erano pochissimi i comuni calabresi che l’avevano fatto».

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