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COSENZA – La campagna elettorale è stata sottotono – vuoi perché in prospettiva non c’è l’elezione per il rettore, vuoi perché i candidati erano ridotti – ma l’affluenza ai seggi per la scelta dei nuovi senatori accademici dell’Unical non ne ha risentito. Alle urne, per la componente dei professori, si è recato il 90 per cento degli aventi diritto al voto: 732 docenti su 811. Il risultato dello spoglio vede il consolidamento della governance dell’Unical e l’affermazione netta del gruppo storico degli ex presidi. Tutti eletti in Senato – tenendo conto che altri due ex presidi, Gino Crisci e Guerino D’Ignazio, sono rettore e prorettore dell’ateneo – e tutti con un alto numero di preferenze.

Il più votato, per la componente dei direttori e in generale tra tutti i candidati, è stato Raffaele Perrelli (Studi Umanistici), con 135 preferenze. Un risultato che supera di oltre trenta voti lo zoccolo elettorale, già importante, del suo dipartimento. Torna in Senato dopo un triennio di pausa anche il direttore di Farmacia Sebastiano Andò (nei precedenti, come tutti i presidi, era membro di diritto): per lui 116 preferenze. New entry con 107 preferenze Leonardo Pagnotta, pochi mesi fa eletto alla guida del dipartimento di Ingegneria meccanica, energetiva e gestionale.

Confermato Franco Rubino, direttore del dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche, che dalle urne ottiene 85 voti. Sarà di nuovo in Senato (75 preferenze per lui) anche il direttore di Matematica e informatica, Nicola Leone. Eletti, infine, i neo direttori di Fisica, Vincenzo Carbone, e di Scienze politiche e sociali, Francesco Raniolo, rispettivamente con 69 e 66 preferenze. Unico direttore (e candidato) a restare fuori risulta così Filippo Domma, del dipartimento di Economia, statistica e finanza, che si è fermato a 56 voti. Undici le schede bianche, dodici le nulle.

I direttori che siederanno in Senato accademico saranno in realtà di più. Undici, ad essere precisi, perché altri quattro si erano candidati per la componente professori. Qui i candidati, dopo i ritiri di Plastina e Campennì, erano otto per altrettanti seggi. Tutti eletti quindi, a partire da Paolo Veltri, direttore di Ingegneria civile. Lui è stato il più votato in questo gruppo, con 124 voti. Preferenze a tre cifre anche per il ricercatore Massimo Migliori, che si conferma in Senato con 103 voti. Seguono poi Roberto Guarasci (97 voti), i direttori Sergio Greco (94), Cesare Indiveri (72), Alessandra Crispini (65), l’associato Claudia Stancati (56) e il ricercatore William Spataro (44). In questo caso le schede bianche sono state 41 e le nulle 36.

Per la componente del personale tecnico amministrativo sono stati eletti Maurizio Ciano con 203 voti e Paola Dodaro con 162 preferenze. Ciano, che rappresentanza la Cgil, lavora presso il centro Ict dell’ateneo. Paola Dodaro, della Uil, opera nell’area Risorse Umane. Prendono il posto di Pantusa e Scarpelli.

Alle operazioni di voto, dopo una campagna elettorale poco percepita all’esterno, hanno partecipato in 561 su 727 aventi diritto. Le schede bianche sono state 11, le nulle 42. Il terzo candidato, non eletto, è Daniela Marsili, che ha ottenuto 139 preferenze.

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