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COSENZA – A sette anni era già entrata nella banda musicale di Paola. Ad iniziarla alla musica il papà, trombettista ed ex maestro della banda stessa, che l’ha preparata poi per sostenere, con successo, l’esame di ammissione al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. Lì è entrata a dieci anni per studiare da flautista sotto la guida di Daniela Troiani che l’ha accompagnata fino al conseguimento del diploma di secondo livello in flauto, indirizzo solistico.

Oggi Roberta Presta, classe ’91, può essere considerata una delle due migliori flautiste under 30 d’Italia. Un riconoscimento che arriva dal maestro Riccardo Muti che l’ha selezionata per far parte dell’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” da lui fondata e diretta. Alle selezioni hanno partecipato 180 flautisti provenienti da tutta Italia. In finale sono arrivati in otto, che hanno sostenuto la prova finale direttamente con Muti. «Un riconoscimento prestigioso» ammette Roberta al telefono, che ha iniziato a lavorare con l’orchestra lo scorso primo ottobre. Sono ore frenetiche, perché l’orchestra, in questi giorni in cartellone a Piacenza dove ha accompagnato “L’amico Fritz” di Mascagni diretta da Donato Renzetti, domani sarà al fianco di Riccardo Muti al Teatro Comunale di Modena per l’omaggio a Luciano Pavarotti nell’ottantesimo anniversario della sua nascita.

Una passione, quella per la musica, che è anche grande sacrificio. «Tutta la mia adolescenze è stata dedicata alla musica. È un percorso lungo e difficile, ovviamente stimolante, in cui metti tutta te stessa ma non sai se riuscirai a fare della tua passione anche la tua professione. Ogni Conservatorio in Italia diploma cinque o sei flautisti per anno, ma solo una quarantina in tutto il Paese riesce a fare carriera», dice Roberta Presta, che a 24 anni ha un curriculum di tutto rispetto.

Si è perfezionata a Firenze con Michele Marasco e a Roma, presso l’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” con Andrea Oliva. Ha collaborato, tra le altre, con l’orchestra sinfonica siciliana, l’orchestra sinfonica lucana, l’orchestra sinfonica abruzzese, l’Accademia del Teatro alla Scala, l’orchestra nazionale dei conservatori, l’Ensemble Novecento dell’Accademia di Santa Cecilia e, “in casa”, con l’orchestra del teatro Rendano di Cosenza. È stata una intuizione felice e un’esperienza molto importante – dice Roberta Presta, parlando dell’orchestra del Rendano – Un’orchestra molto giovane, costituita da musicisti in buona parte calabresi, che ha rappresentato una buona possibilità per molti di noi diplomati al Conservatorio». Vincitrice di molti concorsi nazionali e internazionali, subito dopo il diploma di II livello, nell’ottobre del 2011 Roberta Presta ha ottenuto la borsa di studio “Ugo Adamo” per attività di ricerca, ricevendo il massimo punteggio dalla commissione esaminatrice.

L’esperienza con l’orchestra “Cherubini” durerà tre anni e il calendario di concerti è già molto ricco. Subito dopo l’omaggio a Pavarotti, l’orchestra si preparerà a partire per una tournée in Spagna con il maestro Muti. A Barcellona dal 13 al 15 novembre, il 17 a Madrid.

Insieme a Roberta Presta, tra i 39 elementi dell’orchestra Cherubini compaiono anche altri giovani musicisti calabresi, selezionati in precedenza. È il caso di Andrea Mazza, di Mendicino, diplomato in fagotto presso il Conservatorio “Giacomantonio”, di Martina Biondi, violoncellista di Rende proveniente anche lei dal Conservatorio cosentino, e della violinista reggina Elisa Scaramozzino, uscita dal “Cilea”.

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