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COSENZA – La Calabria metterà in mostra il proprio patrimonio storico e culturale alla XVIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a Paestum dal 29 ottobre al 1 novembre. Anche quest’anno la Regione sarà presente con il proprio spazio all’interno del Salone espositivo dedicato al patrimonio archeologico. Una vetrina internazionale per le tante ricchezze che vengono dal passato conservate all’interno del territorio calabrese.

Avranno inoltre una visibilità a parte i comuni di Nicotera e Soriano Calabro: i due piccoli centri del vibonese condivideranno lo stand “Scorci d’arte” in cui faranno conoscere le proprie risorse storico-artistiche e archeologiche.

In più in calendario ci sono alcuni appuntamenti in cui luoghi e istituzioni della Calabria saranno protagonisti. Di particolare interesse l’evento di giovedì 29 ottobre (ore 11, Basilica Paleocristiana), in cui il nuovo direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrinò, discuterà con Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico e Museo Nazionale di Paestum, in un incontro moderato dal direttore del quotidiano “Il Mattino”, Alessandro Barbano. L’occasione costituisce la prima uscita ufficiale dei quattro neodirettori dei Musei Archeologici a gestione autonoma del Sud Italia. Venerdì 30 ottobre, nell’ambito della conferenza (ore 10, Sala Museo) su “Poli Museali e organizzazioni di categoria per lo sviluppo delle destinazioni del Sud Italia”, interverrà Angela Tecce, direttrice del Polo Museale della Calabria. Sabato 31 ottobre, all’interno del convegno dedicato ai 50 anni dei Gruppi Archeologici d’Italia (dalle ore 10, Sala Cerere), il Gruppo Archeologico del Crati si soffermerà sul sito archeologico di Cozzo la Torre di Torano Castello, in provincia di Cosenza. Sempre sabato 31 ottobre (ore 10, Sala Velia), nella conferenza su “La Preistoria del Mezzogiorno: nuove ricerche e scoperte”, a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, ci sarà tra gli altri interventi, il racconto della scoperta di un eccezionale manufatto in avorio di arte cretese rinvenuto nel sito di Punta di Zambrone, nel vibonese, illustrato dal professore Marco Pacciarelli, dell’Università Federico II di Napoli.

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