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RENDE (CS) – New Gluten World (Puglia), una soluzione tecnologica nel settore dei prodotti per celiaci; Smartvase (Campania), vasi biodegradabili che consentono un abbattimento dei costi di smaltimento; Goliath (Lombardia), una macchina a controllo numerico per lavorazioni di taglio, fresatura o incisione su pezzi piani; IntendiMe (Sardegna), un sistema che migliora la vita delle persone con problemi di udito. Sono questi i vincitori della 13/ma edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione che si è svolto all’Università della Calabria (VIDEO: L’INTERVISTA ALLA CAPOGRUPPO DI NEW GLUTEN WORLD)

E’ una competizione italiana a cui concorrono i migliori progetti d’impresa innovativa vincitori delle 18 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono oltre 50 tra università, incubatori e istituzioni, come il Cnr, l’Enea e l’Istituto Italiano di Tecnologia. Quest’anno hanno partecipato 3.253 neoimprenditori, per un totale di 1.278 idee e 608 “business plan” presentati.

Le idee vincitrici sono state scelte da un gruppo di 16 finalisti (LEGGI LA NOTIZIA) da ieri ospitate nel gruppo delle migliori 63 idee d’impresa provenienti da università e centri di ricerca. La finale è condotta da Riccardo Luna (GUARDA L’INTERVISTA) e Valeria Coiante. Tra le sedici finaliste sono stati scelti i vincitori per le quattro categorie previste: Life Sciences, Ict, Industrial, Cleantech&Energy e i premi speciali. Non c’è nessuna startup calabrese tra le finaliste.

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Ecco i vincitori dei premi e dei riconoscimenti: 
Premio speciale Unicredit a Diamante e Granhub. 
Premio ambasciata di Francia a sei startup: Larivoc, Piezoskin, Ers engineering, Swindergy, iXem, Pegvax. 
Special Innovation per Memio. 
Pari Opportunità: Diamante, Futura Diagnostics, Ubt. 
Cleantech and energy:
Smart Vase. 
ICT vince Intendi Me. 
Industrial vince Goliath. 
Life sciences vince New Gluten World. 
Coppa campioni a New Gluten World dell’Università di Foggia.

GUARDA LE FOTO CON LE STARTUP PARTECIPANTI

L’ELENCO DELLE FINALISTE

LIFE SCIENCES. Passa all’ultima fase lo spin off dell’Università di Foggia che si propone di rivoluzionare il mercato del senza glutine. “New Gluten World” grazie ad una tecnologia innovativa che “cuoce” i cereali prima della molitura elimina la porzione tossica dal glutine, liberando i celiaci dalle restrizioni alimentari. Il processo richiede costi molto bassi, è ecosostenibile e non intacca le proprietà nutrizionali e il sapore dei prodotti.

LEGGI LO SPECIALE DEL QUOTIDIANO SUL PREMIO NAZIONALE DELL’INNOVAZIONE

Tra le quattro finaliste anche Ubt, con il nuovo mammografo a microonde non invasivo né doloroso: non ci sono radiazioni, né richiede lo schiacciamento della mammella. Gli startupper di JGri1, invece, hanno sviluppato una nuova molecola che riduce il rilascio di glutammato in condizioni di eccito tossicità e aiuta a contrastare patologie oculari. Infine, è in gara per la vittoria finale Diamante, che ha sviluppato nuovi strumenti di diagnosi per la Sindrome di Sjogren, che registra ogni anno in Italia 4 mila nuovi casi.

INDUSTRIAL. Con 15 euro è possibile trasformare il proprio smartphone in un microscopio: è l’idea innovativa di SmartMicroOptics, una delle quattro finaliste per il settore industrial. È sufficiente aggiungere la lente, applicata su pellicola autoadesiva, all’obiettivo della fotocamera. Sts engineering ha proposto una soluzione innovativa per ridurre le emissioni nocive dei gas di scarico. Si prende cura dei nostri beni culturali invece GraNHub, che ha sviluppato prodotti sicuri ed ecosostenibili a base di grafene per il restauro e la conservazione di beni culturali. Gli startupper, che hanno visitato ieri il Museo all’Aperto di Cosenza, hanno assicurato che le loro tecnologie andrebbero benissimo per le opere di corso Mazzini. Goliath, infine, propone una fresa portatile e mobile, a controllo numerico, per lavorazioni di taglio, fresatura e incisione su pezzi piani. Si disegna dal pc e la macchina esegue sul pannello, senza i limiti e i vincoli di una stampante

3D. ICT. Passa nel gruppo ristretto dei quattro finalisti Toi, la startup che con il software Viper facilita il lavoro di chi sviluppa programmi per l’Internet delle cose. Con Viper, infatti, è possibile sviluppare nel più semplice linguaggio Python. Quando il wireless non basta, invece, ci pensano gli startupper di iXemWine, con un sistema che attraverso sensori è in grado di trasmettere dati di monitoraggio (ad esempio dei vitigni) a chilometri di distanza. IntendiMe vuole invece rendere più semplice la vita delle persone con problemi di sordità. Ha realizzato un sistema in grado di percepire i suoni all’interno delle abitazioni e di segnalarli con una vibrazione su smartphone, tablet o un bracciale speciale. Chiude questa categoria Echoes, con soluzioni radar innovative per monitorare il traffico nautico.

CLEANTECH&ENERGY.  Tra le finaliste passa Ers engineering, che ha progettato un nuovo modo per cogenerare gli scarti di biomassa solida. Genera invece energia in presenza di fluidi in movimento il sistema presentato da Fluid Smart Grid Metering: un’applicazione spendibile dall’Internet delle cose. In finale anche i vasi intelligenti di Smart Vase: sono biodegradabili, proteggono dall’acqua e dai parassiti e vengono smaltiti naturalmente con un processo programmato, che concima anche la pianta. Chiude la categoria Swindergy: la pala eolica che non gira ma si flette e curva, imitando il comportamento delle piante. Il processo risulta più efficiente e il sistema riesce ad integrarsi più facilmente con il paesaggio.

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