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COSENZA – «Attendiamo con grande premura la data dell’udienza privata con Papa Francesco, che molto probabilmente avrà luogo la prossima estate. In essa avremo l’occasione di comunicargli i saluti delle nostre Comunità, a loro volta riconoscenti per l’oblazione con cui si adopera instancabilmente per la Chiesa».

E’ quanto ha detto padre Gianfranco Scarpitta dopo la lettura del messaggio che il Pontefice ha inviato alle comunità dei Frati Minimi e che domenica scorsa è stato letto ai fedeli.

«Al momento tutti ci sentiamo entusiasti per il graditissimo monito del Papa a progredire e a fare sempre meglio – ha detto ancora il frate – considerando che i poveri sono sempre con noi e attendono che dimostriamo loro l’esistenza di Dio con un semplice atto d’amore. Il Papa ha saputo poi interpretare la simbiosi di fatto esistente fra il Sesto Centenario della nascita di San Francesco di Paola e l’anno della Misericordia da lui inaugurato in questi giorni».

Nel messaggio, Papa Francesco ha ricordato «l’umile e penitente eremita calabrese che ha contemplato la misericordia divina, divenendo faro di Carità per i suoi contemporanei. La sua instancabile attività apostolica lo portò ad estinguere gli odi, gli egoismi e la corruzione di quel secolo, richiamando i cristiani del meridione d’Italia prima, poi della Francia, alla pratica nella vita del Vangelo della Misericordia».

Nel testo Francesco sottolinea con ammirazione il coraggio e l’intraprendenza che San Francesco di Paola a più riprese esternava a tutela degli umili e degli indigenti e il fatto che la dedizione alla preghiera, alla penitenza e alla vita semplice e dimessa non lo distoglieva dall’esercitare la carità verso i poveri e la strenua difesa dei miseri e degli oppressi.

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