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L'aula magna dell'Unical

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Ad accogliere lunedì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Unical sarà anche Bashar Swaid, giovane dottorando di ricerca originario di Aleppo e in Calabria dal 2013.

RENDE – Ad accogliere lunedì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Unical sarà anche Bashar Swaid, giovane dottorando di ricerca originario di Aleppo e in Calabria dal 2013.

Rappresenterà la comunità degli studenti internazionali dell’Unical: 543, provenienti da 65 diversi Paesi, che rappresentano il 2 per cento di tutti gli iscritti del campus. La testimonianza di un mondo che vuole costruire ponti, mentre altrove si tirano su muri: citare papa Francesco in un’università che si sviluppa intorno ad un ponte è piuttosto immediato.

Ma la storia di Bashar, raccontata già dal Quotidiano nel 2014, è senza dubbio significativa. Quando arriva in Calabria, in quell’agosto del 2013, la Siria ha già pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane, nello scontro tra ribelli e truppe governative. Il 21 agosto è la data del terribile attacco con missili contenenti gas sarin a Ghouta, ad est di Damasco. Bashar, che all’epoca ha poco più di 30 anni, una laurea in architettura, un master e la vocazione per la ricerca, vuole continuare i suoi studi all’estero.

Grazie al bando “Unical Admission” ottiene una borsa di studio per iscriversi ad una laurea magistrale del Dipartimento di Ingegneria civile, ma il viaggio verso l’Italia si rivela parecchio travagliato. Per completare le procedure e ottenere il visto deve recarsi a Beirut, perché nel frattempo l’Italia ha chiuso la sua ambasciata nell’inferno di Damasco. Il viaggio verso il Libano è interrotto bruscamente. È vittima di un’imboscata, viene derubato e tenuto prigioniero. Trascorrono più di venti giorni per il rilascio, ma nel frattempo il termine per le iscrizioni è scaduto e Bashar ha perso tutti i documenti.

Inizia lì un complesso lavoro di intermediazione per l’ufficio Relazioni Internazionali dell’ateneo calabrese, che coinvolge il ministero dell’Istruzione e l’ambasciata italiana in Libano e che consente a Bashar di raggiungere finalmente l’università. Qui, due mesi dopo il suo arrivo, vince il concorso d’ammissione al dottorato di ricerca e in capo a sei mesi può riabbracciare a Cosenza la sua famiglia: i figli di 4 e 5 anni e la moglie Hadya, architetto come lui, che viene invitata dall’ateneo per ragioni di studio.

«L’università della Calabria mi ha salvato la vita e ha permesso a me e alla mia famiglia di allargare i nostri orizzonti. I miei figli in Siria non sarebbero potuti andare a scuola. Abbiamo trovato una terra aperta, che ci ha accolto con il sorriso», racconta un anno dopo al Quotidiano.

IL PROGRAMMA DELLA VISITA DEL PRESIDENTE MATTARELLA

La cerimonia per l’inaugurazione del 45mo anno accademico dell’Università della Calabria, in programma lunedì 6 febbraio, inizierà alle 11.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà accompagnato dai ministri dell’Interno, Marco Minniti, e dell’Università, Valeria Fedeli, e dalla presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi. Insieme a loro anche il sottosegretario Tonino Gentile.

Imponenti le misure di sicurezza e rigido il protocollo da seguire: si potrà prendere posto in aula magna dalle 8 e 30 alle 9 e 45. I ministri saranno accolti dai prorettori Luigi Filice e Domenico Saccà, mentre ad attendere il capo dello Stato saranno il rettore Gino Crisci, il prefetto Gianfranco Tomao, il presidente della Regione Mario Oliverio e il sindaco di Rende Marcello Manna.

In aula magna, oltre a Bashar e al rettore, prenderanno la parola il presidente del Consiglio degli Studenti Domenico Tulino e la rappresentante del personale tecnico amministrativo in Senato accademico, Paola Dodaro. Il professor Nicola Leone, direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica terrà invece una lectio magistralis sull’intelligenza artificiale. Poste Italiane celebrerà l’evento con un annullo filatelico e una cartolina speciale.

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