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L'Università della Calabria

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RENDE (COSENZA) – Una prolusione del professor Luca Serianni aprirà domani, 7 novembre, l’anno accademico del dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical. Serianni è ordinario di Storia della lingua italiana, socio dell’Accademia della Crusca e dei Lincei, autore di una fortunata grammatica e curatore dal 2004 del dizionario Devoto-Oli.

L’appuntamento è alle 10 nell’aula “Alcaro” (pianoterra cubo 28B). Dopo gli interventi iniziali di Raffaele Perrelli e Francesco Garritano, nuovo direttore del dipartimento, Serianni discuterà di “Italiano, italiani e migranti. Riflessioni linguistiche”, affrontando il tema del rapporto della lingua italiana con le altre lingue, in una duplice prospettiva: l’italiano all’estero e la presenza delle altre realtà linguistiche nel nostro Paese.

Per quanto riguarda il primo aspetto, accanto a italianismi storici nelle lingue straniere (come quelli della musica) o a termini di diffusione più recente (legati soprattutto alla gastronomia, come il carpaccio o il tiramisù), il professor Serianni presenterà dati molto recenti sull’italiano come “Lingua 2” all’estero, che nel cosiddetto “mercato delle lingue” vedono un certo incremento rispetto allo scorso anno (+ 4%), anche in Paesi vicini a noi come la Francia.

Quanto alla seconda prospettiva, Serianni si soffermerà sull’uso dell’italiano da parte dei nuovi italiani, una porzione della popolazione in continua crescita.

La prolusione di Serianni si inserisce nell’ambito di un convegno organizzato dall’Accademia della Crusca in sinergia con l’Università della Calabria, il “Colloquio Oim – Osservatorio degli italianismi del mondo”, che si apre oggi all’Unical. Responsabile del convegno per l’Unical è il professor Yorick Gomez Gane, docente di linguistica italiana e membro del gruppo di ricerca internazionale dell’Oim.

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