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“POLITICA vuol dire realizzare” (Alcide De Gasperi). Realizzare, parola così distante dallo show illusionistico dell’ultima campagna elettorale, che forse sarà ricordata come una delle più intrise di odio di cui le diciotto legislature italiane abbiano memoria. Non sono mancate le promesse, le utopie date in pasto agli elettori e i tentativi sempre più disperati della vecchia guardia di arginare le nuove, giovani forze politiche (…).

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“LA CALABRIA RACCONTATA DAI POST MILLENNIALS”

In quello che è sembrato essere il più grande fortunale della storia della seconda Repubblica, votavano anche i nuovi Millennials, i nativi del secondo millennio. A loro l’arduo compito di capire, a loro soprattutto l’arduo compito di scegliere: scegliere una politica inaridita, una politica che non parla più ai giovani, che ha perso di concretezza; mancano le ideologie, il senso di appartenenza: manca un’identità politica, lo dimostra il dato sull’affluenza sempre più in calo (…). Le persone si abbandonano alla paura, a causa della profonda radicazione del terrorismo e dei timori sociali, determinando una chiusura sempre più triste: le priorità adesso sarebbero due, durezza ed empatia (…). A questo, si aggiunge la mancanza di una chiara linea politica su quelli che sono i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu: parole come ambiente ed energia dovrebbero risultare di straordinaria urgenza per le politiche del Paese.

Amministrare, certo. Ma ancor prima ritrovare l’identità politica perduta. Emilio Siciliano, studente diciassettenne del liceo “Pitagora” di Rende, ha risposto così quando gli è stato chiesto di mettersi nei panni di chi governa. Qui trovare uno stralcio del suo intervento, apparso lo scorso venerdì 30 marzo sul Quotidiano del Sud nella rubrica dedicata ai Post Millennials calabresi  (LEGGI I DETTAGLI DELL’INIZIATIVA).

L’articolo integrale è disponibile dallo store digitale (CLICCA QUI PER ACCEDERE) del Quotidiano. Sull’edizione domani in edicola, intanto, un nuovo intervento dei nostri lettori più giovani sul tema: se io fossi un amministratore. Per intervenire, è possibile mandare una mail all’indirizzo mf.fortunato@quotidianodelsud.it

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