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Cerimonia al Teatro Auditorium per l’ultima Formula Sae realizzata dal reparto corse di Ingegneria. Il coordinatore: «Puntiamo ad arrivare tra le prime dieci università»

RENDE (CS) – È stata presentata la nuova vettura realizzata dall’Unical Reparto Corse. Posizionata al centro del palco del Teatro Auditorium, la monoposto della Formula Sae è stata introdotta come una vera e propria star, a suon di musica rock e con i riflettori accesi una volta rimosso il velo che la avvolgeva.

Il progetto anche quest’anno è stato coordinato dal prof. Muzzupappa. Presenti quest’anno molti studenti e ragazzi curiosi, che prima di salire sul palco per osservare da vicino la macchina hanno ascoltato un’introduzione dettagliata sul lavoro svolto per giungere al prototipo finale.

«Questa iniziativa ha un valore in più, perché unisce gli aspetti didattici agli aspetti sportivi» il rettore Gino Crisci ha commentato l’operato dei giovani ingegneri, e ha aggiunto «dovrebbe essere in fondo lo spirito di molti dipartimenti, quello di mettere in pratica quello che si studia».

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Proseguendo la tradizione di una nomenclatura greca, il Reparto Corse ha chiamato Aetos il modello di quest’anno, letteralmente “aquila”. La scelta è legata all’assetto della vettura, che si differenzia dalle precedenti versioni per una vistosa aggiunta: «Il pacchetto aerodinamico non l’avevamo mai usato, siamo l’unico reparto corse che non aveva mai avuto il pacchetto aerodinamico completo, cioè alettone posteriore e anteriore» ci ha spiegato Domenico, uno dei componenti del team. Le “ali” di Aetos sono state citate dai ragazzi e da Muzzupappa stesso come l’elemento più soddisfacente di questo modello, considerati anche i vantaggi che ne sono conseguiti a livello pratico: durante i test effettuati nelle ultime settimane il nuovo assetto ha garantito prestazioni superiori.

Un’evoluzione quindi, più che una rivoluzione del progetto, mentre un cambio radicale è avvenuto nella squadra, che quest’anno si è rinnovata quasi interamente; circa l’80% dei componenti del team – rimasto quasi invariato per due anni – è stato sostituito da nuove leve. La sfida comunque non ha spaventato l’organico, che ha già le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere: nell’edizione 2015 l’Unical si è posizionata diciassettesima tra le cinquanta università in gara, ma non è riuscita a terminare la prova di endurance (l’evento conclusivo del weekend di Formula Sae, in base al quale si valutano le performance complessive dei prototipi). «Quest’anno, non vorrei azzardare, non mi dispiacerebbe arrivare almeno tra le prime dieci università» ha commentato Muzzupappa.

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