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Il ministro Martina e il governatore Oliverio

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RENDE (COSENZA) – «La seconda parte della legislatura è quella dei cantieri, la burocrazia sappia che è finito il tempo delle giustificazioni e se burocrati, dipartimenti o sindaci proveranno a porre ostacoli sia chiaro che nessuno fermerà i cantieri». A sostenerlo è il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, a Rende, in occasione dell’apertura dell’iniziativa «Cantiere Calabria» una tre giorni di confronto sulle politiche di sviluppo alla presenza del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.

In materia di dissesto idrogeologico Oliverio ha negato il ritardo nella presentazione dei progetti esecutivi «anzi – ha sostenuto – è stato recuperato il ritardo dei 220 milioni di euro contenuti nell’Apq sottoscritto nel 2011. Erano stati spesi solo 18 milioni nel 2015 e ora siamo arrivati a 185 milioni e altri fondi si stanno sbloccando per ulteriore progettazione».

Inoltre, il governatore calabrese ha parlato di sanità. «Attendiamo le determinazioni del Governo – ha detto – sul commissariamento. Nel frattempo sono aumentate le spese per l’emigrazione sanitaria. Il piano di rientro e i Lea sono molto al di sotto della soglia nazionale. La mancata riqualificazione dei servizi e l’aumento di mancanza di fiducia dei calabresi hanno provocato un aumento della migrazione sanitaria».

Sul futuro del porto di Gioia Tauro, Oliverio ha anticipato che «a fine mese o inizio ottobre è prevista una manifestazione con il ministro Delrio per l’inaugurazione del Gateway. Inoltre è stato sottoscritto un accordo di programma quadro e ci sono 40 milioni disponibili nel patto per la Calabria da investire sul bacino di carenaggio che consentirà di allargare le attività».

Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che avrebbe dovuto partecipare alla sessione pomeridiana è stato trattenuto a Roma e sarà presente alla giornata conclusiva di sabato assieme al ministro dell’Interno Marco Minniti. Oggi è prevista la presenza dei ministri Claudio De Vincenti e Luca Lotti.

«Bisogna impegnarsi tutti, ognuno per la propria parte, affinché si valorizzi il potenziale formidabile che ha l’agricoltura calabrese, così come tutta l’agricoltura del Mezzogiorno». Ha affermato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. «Abbiamo dati interessanti – ha aggiunto Martina – che ci confermano che in questi anni sono stati fatti dei passi importanti e dobbiamo lavorare ancora su diversi fronti. Lavorando insieme, per esempio, potremmo dare una risposta forte alle esperienze agrumicole di questo territorio». «Stiamo ragionando – ha detto ancora Martina – di alcune misure da portare nella prossima legge di bilancio, proprio a sostegno di questa filiera,a sostegno della nuova organizzazione dei produttori nei territori per fare un lavoro sempre più unitario, a difesa dei redditi di chi vive di agricoltura e insistendo sempre di più perché ci si unisca e si faccia impresa agricola nei territori, guardando i mercati nuovi che abbiamo davanti che domandano le qualità agroalimentare calabresi e italiane».

Inoltre, Martina ha aggiunto come «abbiamo vissuto un anno difficilissimo dal punto di vista climatico e ambientale, toccando con mano alcune grandi questioni, la siccità e più in generale, in particolare al Sud, gli incendi. Tutto questo – ha aggiunto Martina – ci deve portare a costruire concretamente, sia dal territorio, che a livello nazionale, degli strumenti nuovi di gestione di queste difficoltà. Noi ci stiamo lavorando. Tutti gli strumenti di gestione delle crisi li stiamo, in qualche modo, riorganizzando in funzione di questo gigantesco tema che è il cambiamento climatico, che dobbiamo saper essere non un problema emergenziale ma strutturale. Credo che la parola squadra abbia un valore importantissimo, soprattutto per il Mezzogiorno. Quindi, lavorare sempre di più insieme, Governo e Regione, su progetti concreti e obiettivi definiti, è una chiave fondamentale per innovare il modo con cui il servizio pubblico si mette a disposizione delle comunità locali».

Dal canto suo, il rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci ha portato il primo saluto: “Sono lieto -ha detto – di questa iniziativa e del fatto che la Regione abbia scelto di farla qui. Si tratta di giornata in cui si parla di prospettive per la nostra regione. Sono contento perchè vuol dire che, finalmente, si sono stabiliti dei rapporti corretti e sinergici tra il sistema universitario calabrese e la Regione. Auguro che il lavoro sia proficuo e sono sicuro che lo sarà».

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