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La zona d'ingresso al ponte

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Finisce un iter iniziato nel 2000 con l’allora sindaco Giacomo Mancini

COSENZA – Fuochi pirotecnici, musica, evoluzioni, giochi di luce. Il ponte di Calatrava sarà inaugurato oggi a Cosenza con una cerimonia degna dell’apertura dei Giochi olimpici. Del resto. per organizzare l’evento la Giunta si è affidata allo studio Festi, che nel suo “portfolio” ha la cerimonia d’apertura dei Giochi olimpici invernali di Torino del 2006.

L’evento, che sarà un omaggio ad Alfonso Rendano e allo stesso architetto Santiago Calatrava, costerà 140mila euro circa, con un contributo annunciato dell’impresa Cimolai, che ha realizzato l’opera.

Il ponte, intitolato a San Francesco di Paola, ha una luce totale di 140 metri ed è diviso in due parti: la prima è una struttura portante in calcestruzzo armato lunga 30 metri e che sovrasta i binari ferroviari, la seconda è il ponte strallato in acciaio che è lungo 110 metri. Il pilone centrale, da cui partono gli stralli che sorreggono il ponte “sospeso”, svetta a 95 metri d’altezza.

La gestazione è stata piuttosto lunga: l’accordo firmato tra l’allora sindaco Giacomo Mancini e l’architetto Calatrava per la progettazione dell’opera risale al 2000. Il costo totale dell’opera, che nelle previsioni era pari a 12,5 milioni di euro, negli anni è lievitato fino a 20 milioni: cifra che comprende anche la realizzazione delle due rampe d’accesso su via Reggio Calabria e Gergeri.

La cerimonia in programma oggi avrà inizio alle 18. All’area del ponte si potrà accedere solo da via Reggio Calabria e sono previste le misure di sicurezza dei grandi eventi.

IL VIDEO CON MANCINI. Ieri il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha pubblicato sulla sua pagina Facebook il video dell’archivio dell’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza in cui si vede Giacomo Mancini (allora sindaco della città) che presenta il progetto del ponte insieme a Santiago Calatrava (GUARDA IL VIDEO). Era il 3 maggio del Duemila.

«Qualcuno, per dire che mi prendo meriti di altri, ha scritto che Occhiuto si intesta il Ponte – ha scritto Occhiuto nel suo post – ma se c’è qualcuno a cui intestare il Ponte quelli sono i cosentini, i calabresi. Oltre ovviamente a San Francesco di Paola, a cui il Ponte è ufficialmente intitolato. Sono sicuro che il nostro grande Santo condividerà volentieri l’opera con i giovani. È a loro, i nostri giovani calabresi, che soprattutto è dedicata».

«Giacomo Mancini ebbe la brillante idea, a noi va il merito e il privilegio di averla realizzata – ha scritto ancora il sindaco di Cosenza – era un cantiere mai aperto, le procedure bloccate, le aree sottoposte a sequestro giudiziario a causa di inquinamento del sottosuolo, destinata ad essere una delle tante incompiute di Calabria con lavori neanche concretamente mai iniziati e danni da pagare ad imprese oltre i compensi per i progettisti. Nel video, con trascrizione qui riportata, si può ascoltare quello che pensava Mancini dell’opera: questo suo desiderio di dedicarla ai nostri giovani, cosa che io condivido perfettamente: “Sappiamo che le opere di raffinata cultura hanno appunto questo privilegio, stimolano i giovani. I nostri giovani saranno spinti di più ad amare la loro città, ad amarla, rispettarla, tenerla come cosa preziosa ed importante e parlare di questa loro città in qualunque parte del mondo essi si trovino ad essere presenti e ad operare. Anche per Cosenza questo ponte sarà un punto di riferimento che non si limiterà a spiccare nel nostro orizzonte sotto la sila ma inciderà nella nostra coscienza aiutandoci ad elevarci sempre più dai confini ristretti di questo muncipalismo che ci fa diventare miopi e cattivi e a guardare sempre più in alto e più lontano. Il mio è forse uno degli ultimi messaggi, che mando ai miei concittadini”. E noi lo raccogliamo volentieri».

TUTTO PRONTO. E mentre in queste ore sono in corso gli ultimi preparativi (GUARDA IL VIDEO) il sindaco Mario Occhiuto è tornato a far sentire la sua opinione sulla struttura: «Il ponte di Calatrava di Cosenza, non sarà solo il terzo in Italia, il primo nel sud – ha detto – ma assumerà anche un valore turistico. Quello che viene definito il turismo urbano, infatti, è diventato una risorsa economica ed è anche uno degli obiettivi strategici per il rinnovamento delle città grazie ad interventi di riqualificazione di spazi urbani con opere che, in realtà dove non c’è una forte presenza di monumenti, diventano esse stesse punti di attrazione. Si tratta di una grande opera pubblica di qualità, che trasforma il tessuto urbano e le persone che ci vivono».

«I cosentini – ha aggiunto il primo cittadino – si renderanno conto della grandiosità di quest’opera, anche da un punto di vista del segno, dell’architettura e di come si inserisce nel contesto rivalutandolo. Il ponte è solo l’inizio della trasformazione di questo pezzo di città, che fino a ieri era periferia e da domani diventa un pezzo di città qualificata, con il planetario, il fiume navigabile e il parco del benessere. Tutti elementi che accresceranno il valore di questa città, che diventa sempre più bella e buona, perché il buono cambia anche i comportamenti delle persone. Un luogo bello è simbolo di democrazia urbana, tutti potranno vivere la bellezza di questi luoghi». 

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