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Una delle passate edizioni del Cleto Festival, nato nel 2011

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Da oggi la tre giorni organizzata dall’associazione culturale La Piazza nel paese dell’entroterra basso-tirrenico cosentino

CLETO (Cs)– Un programma ricco di eventi ambientati nel caratteristico del borgo antico di Cleto, nel Cosentino, il festival in programma dal 19 al 21 agosto: dalla musica al teatro, dalla gastronomia a Km zero a incontri e seminari, e ancora mostre e un talk fotografico.

«La kermesse di tre giorni – scrivono dall’organizzazione – pensata per far rivivere uno dei borghi più belli della Calabria attraverso installazioni, musica incontri e performance artistiche, è ideata dall’associazione culturale ‘La Piazza’ con il supporto di tante realtà impegnate nel sociale. Si tratta di un appuntamento che coniuga cultura e tradizioni gastronomiche locali, in una cornice suggestiva qual è il centro storico di Cleto in “bilico” tra abbandono e sviluppo».

L’edizione 2018, l’ottava, ha come tema la parola “Risvegli”, alludendo allo stato di “salute” proprio del borgo di Cleto in quanto alcuni immobili di proprietà privata risultano compromessi nella staticità. Ne consegue che senza un intervento radicale si andrebbe proprio a modificare in maniera irreversibile la morfologia del centro storico stesso. 

«Purtroppo – spiegano dall’associazione – sono tanti i borghi che per svariati motivi rischiano di scomparire ma qualcosa ci fa sperare che Cleto continuerà a resistere e fronteggiare la tendenza che vorrebbe questi luoghi destinati ad un futuro già scritto. Un avvenimento molto importante ha segnato la storia di questo borgo, è datato agosto 2011 anno in cui si è tenuta la prima edizione del festival. Si tratta di una rassegna culturale, articolata su tre giorni di concerti, mostre e convegni, che ha riscosso un grande successo di pubblico. È stata ideata e promossa della locale associazione La Piazza costituita da un gruppo di giovani cletesi. Intorno al Cleto Festival da subito è cresciuto un grande entusiasmo della popolazione locale che fin dalla prima edizione si è attivata in ogni modo a collaborare alla riuscita di questo evento. Durante le varie edizioni del Cleto Festival sono state tante le personalità del mondo della cultura, del giornalismo e rappresentanti istituzionali che si sono susseguiti da Antonello Caporale al cooperante di Emengency Francesco Azzarà, dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris all’ambientslista calabrese Francesco Cirillo, da imprenditori impegnati nel sociale come Vincenzo Linarelli del Consorzio Goel a Pippo Callipo».

La tre giorni nel borgo dell’entroterra tirrenico (vi si arriva da Campora) permette di ammirare un territorio che  rappresenta al meglio la sintesi delle ricchezze storiche, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche disseminate sul territorio regionale. Chiese e conventi, aree archeologiche e castelli ma anche miti e leggende nonché un patrimonio ambientale, naturalistico e di produzioni tipiche legate in primis all’olivicoltura ne costituiscono un potenziale turistico da promuove e valorizzare. 

Una valle di 20 kmq, in cui vegetano 130.000 dei 700.00 ulivi censiti lungo l’intera costa cosentina da cui si ricava un olio extravergine di eccezionale qualità, ulivi millenari, veri monumenti della natura e che regala vino, miele e luoghi incantati ma è ancora poco conosciuta. 

Cleto è un antico borgo con tracce bizantine e medievali, arroccato a 200 metri sopra il livello del mare. Il centro storico fino ad oggi ha mantenuto intatto il suo fascino di storia e vita contadina. 

Salendo per pittoreschi vicoli si scorgono anche antichi palazzi con piccoli giardini e sulla sommità del monte troneggiano i resti del grande castello con le sue imponenti torri. 

Info: www.cletofestival.com

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