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Steve Gad

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RENDE (COSENZA) – Quest’anno compie 18 anni, ed è l’anno della maturità per il Peperoncino jazz festival, la manifestazione di musica itinerante che è diventata ormai uno dei più apprezzati festival musicali italiani.

Dal 20 al 26 maggio scorso è approdato anche Oltreoceano e ha conquistato la Grande mela con una settimana ricca di appuntamenti. Da stasera il Peperoncino jazz festival si appresta ad entrare nel vivo dell’estate calabrese con due mesi di programmazione.

Da oggi al 19 settembre il Festival disegnerà un appassionante itinerario, portando turisti e amanti del jazz alla scoperta delle più belle località della Calabria (più di 50 concerti e 33 paesi coinvolti). Il primo appuntamento questa sera, alle 21.30, al Teatro Auditorium dell’Unical con Steve Gadd.

E ieri, proprio nel foyer del Tau si è svolta la conferenza stampa del festival che ha fornito ai presenti all’incontro un assaggio di quello che sarà il festival. L’incontro infatti è stato arricchito dall’esibizione del duo composto dalla cantante Francesca Calabrò e dal pianista Roberto Risorto e dalla degustazione di prelibati salumi in abbinamento a un vino del territorio regionale proprio come avverrà in ogni appuntamento del festival che abbina appunto musica e degustazioni nelle più suggestive località calabresi.

Alla presentazione della diciottesima stagione del Peperoncino jazz festival accanto a Francesca Panebianco, impeccabile padrona di casa e al direttore artistico Sergio Gimigliano erano presenti il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, l’assessore alla Cultura regionale, Maria Francesca Corigliano, l’assessore regionale alle Infrastrutture Franco Rossi; Mimmo Pappaterra, presidente del Parco del Pollino, Marcello Manna, sindaco di Rende e i rappresentati di vari Comuni calabresi che ospiteranno l’evento e i componenti della Fondazione Italiana sommelier. Presente anche Francesco Dodaro, editore del Quotidiano del Sud che quest’anno è media partner del festival. Tutti hanno concordato sull’importanza della promozione del territorio e sulla validità dell’evento che è ormai diventato fiore all’occhiello della Regione.

«Questo festival – ha detto Mimmo Pappaterra – non è da meno di Umbria jazz». L’assessore Rossi ha parlato del festival che si svolge «in luoghi straordinari che procurano grandi emozioni e che vengono valorizzati e raccontati dalla musica». Perché ogni artista viene scelto non solo per le qualità artistiche ma anche in relazione al luogo dove deve suonare. Sul palco si alterneranno nomi internazionali e i migliori artisti italiani senza dimenticare i talenti locali da valorizzare. Tutto questo è frutto di un meticoloso lavoro svolto dagli organizzatori. «Sono stato travolto dall’entusiasmo e dalla passione di Sergio e Francesca – ha detto infatti Francesco Dodaro – e sono orgoglioso di essere vicino con il mio giornale a questa iniziativa. La Calabria deve superare i suoi limiti infrastrutturali per attirare più visitatori».

Il Peperoncino jazz festival è organizzato dall’associazione culturale Picanto e diretto artisticamente da Sergio Gimigliano. Tocca proprio a Gimigliano chiudere l’incontro di presentazione.

«Quello che ha contraddistinto il nostro lavoro è la passione e il senso di responsabilità. Abbiamo un grande rispetto per gli artisti, per il pubblico e per i nostri partner pubblici e privati. Molti dei concerti sono gratuiti perché grande è la voglia di condividere con tutti il nostro lavoro. Il nostro è l’unico festival in Europa così itinerante e la Calabria ha ancora ampi margini per crescere, l’importante è lavorare sulla qualità».

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