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L'Università della Calabria

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RENDE (COSENZA) – Cinquant’anni fa veniva istituita con legge dello Stato l’Università della Calabria. Promulgata dal presidente Saragat e firmata da Moro, Gui, Colombo, Mancini, Pastore e Pieraccini, la legge 442 del 12 marzo ’68 disegnava per la Calabria – la scelta della sede, Cosenza, sarebbe arrivata solo nel 1971 – un’università a carattere residenziale, con strutture in grado di ospitare i docenti, il personale e almeno il 70 per cento degli studenti iscritti, una scuola di specializzazione in organizzazione aziendale e amministrativa e quattro facoltà.

Non si trattava solo della prima università statale, ma anche del primo campus sul modello anglosassone istituito in Italia. Il governo si proponeva «di contribuire a risolvere la situazione della regione nel più ampio contesto dei provvedimenti relativi allo sviluppo sociale ed economico del Mezzogiorno». L’istruzione universitaria in Calabria era accessibile in quegli anni solo alle famiglie appartenenti a ceti benestanti, in grado di mantenere i figli fuori regione, soprattutto a Napoli, Bari o Messina.

Proprio ai ragazzi calabresi si era rivolto nel ’66 il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, in visita istituzionale a Cosenza. «Oggi l’intelligenza è la sola materia prima di cui non si possa fare a meno – aveva detto Saragat, inserendosi nel dibattito sull’attesa università –. Ma l’intelligenza della Calabria o non viene valorizzata affatto, o viene valorizzata altrove». E sempre nel corso del ’66, a gennaio, 6mila studenti avevano sfilato per le strade di Cosenza, mobilitati dal giornale studentesco “Il Baricentro”.

Scegliendo il campus, però, si decise anche di fare quella nuova università italiana un’università nuova, un modello, che consentisse di sperimentare altre forme di istruzione, anche attraverso la comunione di vita e d’intenti tra docenti, studenti e personale tecnico e amministrativo.

Il Quotidiano del Sud ha raccontato nel Domenicale dell’11 marzo il dibattito che ha portato alla nascita dell’Unical e il clima di quegli anni, con testimonianze di Paolo Veltri e Luigi Perri (per l’esperienza del Baricentro) e del rettore dell’Unical Gino Crisci. L’edizione dell’11 marzo è disponibile nello store digitale. 

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