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L'hotel Jolly di Cosenza

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COSENZA – Sono iniziate questa mattina le operazioni di demolizione dell’ex hotel Jolly, già sede dell’Aterp. Un parallelepipedo di cemento armato che si staglia contro il centro storico di Cosenza ed è considerato dai più un mostro architettonico.

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Era uno degli impegni presi da Mario Occhiuto già sette anni fa, durante la prima campagna elettorale.

La demolizione del Jolly è stata inserita in un progetto di riqualificazione degli argini del fiume Crati, finanziato dal Cipe, che prevede la realizzazione di un museo dedicato ad Alarico. Le operazioni dureranno un paio di settimane e non prevedono la demolizione completa dell’immobile: la struttura resisterà fino al primo piano e sarà utilizzata come scheletro del futuro museo. L’iter fino alla demolizione è stato piuttosto travagliato.

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La gara era stata bandita ed espletata già nel 2015, ma sospesa poco prima dell’aggiudicazione perché l’immobile era di proprietà della Regione e il passaggio di proprietà con il Comune ben lontano dalla definizione. Con l’accordo di programma che ha sbloccato un anno e mezzo i lavori per la metroleggera Cosenza-Rende-Unical, Palazzo dei Bruzi e il governo regionale hanno raggiunto anche un accordo sull’acquisizione dell’immobile. La firma sull’atto di cessione, però, è arrivata solo l’8 ottobre: nel mezzo, anche l’intervento del Tar che ha bloccato un primo tentativo di buttar giù l’immobile a settembre, perché ancora di proprietà regionale.

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