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COSENZA – Con la recente schiusa degli ultimi due nidi nell’hatchery di Spropoli (comune di Palizzi – RC), area di spiaggia recintata e videosorvegliata in cui vengono traslocati tutti i nidi ritenuti a rischio, si è ufficialmente conclusa la stagione riproduttiva di Caretta caretta in Calabria. 28 i nidi rinvenuti e protetti da Caretta Calabria Conservation lungo la costa ionica della provincia di Reggio Calabria.

GUARDA IL VIDEO DELLA SCHIUSA

35 nidi in totale registrati in Calabria se ai precedenti 28 sommiamo altri 7 nidi segnalati ad altre associazioni e di cui Caretta Calabria Conservation non si è occupata direttamente.

Dai 28 nidi rinvenuti sulle coste reggine sono nati più di 1700 piccoli assicurati al mare grazie all’instancabile opera di un’ottantina di persone tra partecipanti ai campi di ricerca e formazione, tesisti e tirocinanti provenienti da tutta Italia, coordinati da personale specializzato e autorizzato dal Ministero dell’Ambiente facente parte del Direttivo di Caretta Calabria Conservation.

Numeri importanti che confermano la costa ionica reggina quale più importante area di nidificazione italiana di Caretta caretta, dove tracce e nidi di tartaruga marina sono attivamente cercati tramite il pattugliamento giornaliero dell’arenile, anche grazie all’utilizzo di droni e/o fatbike a pedalata assistita che consentono la copertura di oltre 20-30 km di spiaggia al giorno. Nella sola stagione riproduttiva 2019, da metà maggio a metà agosto, sono stati percorsi circa 1500 km di arenile.

La ricerca attiva delle emersioni, la messa in sicurezza di ogni nidiata, la traslocazione dei nidi deposti troppo vicino al mare, che puntualmente si rende necessaria nei tratti di costa maggiormente esposti ad erosione, cosi come l’incubazione artificiale di uova rinvenute in condizioni ambientali particolarmente sfavorevoli, rappresentano attività di routine per il personale dell’associazione avente ormai esperienza decennale nel campo specifico.

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