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Alcune delle tartarughe subito dopo la schiusa delle uova

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CASSANO ALLO JONIO (COSENZA) – Sono circa 50 le piccole tartarughe marine Caretta caretta venute alla luce durante la notte scorsa sul litorale cassanese. La schiusa è avvenuta tra il complesso nautico dei Laghi di Sibari e il villaggio turistico di “Marina di Sibari dove una tartaruga caretta caretta nella notte tra il 12 e il 13 luglio scorso aveva depositato le uova. Il nido era stato rinvenuto da alcuni volontari e operatori del centro Wwf di Policoro durante le attività di monitoraggio svolte lungo il tratto di costa che va da Corigliano a Villapiana.

La “tartaruga madre” aveva deposto le uova a quattro metri dalla battigia e quindi è stato necessario traslocare il nido di circa 100 metri di distanza dalla posizione originaria e posizionarlo a circa 22 metri dal mare. Le temperature molto elevate degli ultimi giorni hanno messo in allerta i volontari su una possibile schiusa anticipata. La notte scorsa, con grande sorpresa, quando i volontari ancora erano intenti a dover costruire il corridoio, le Caretta caretta, dopo 42 giorni, evento molto raro, sono uscite. Fortunatamente l’attenzione, la bravura e l’esperienza dei volontari presenti nei pressi del nido ha fatto si che tutto andasse per il verso giusto.

Una cinquantina di uova delle 82 depositate si sono schiuse e le piccole tartarughine hanno raggiunto il mare. La prima schiusa, circa una quarantina di tartarughine, si è avuta intorno alle 21, dopo un’oretta si è registrata la seconda “schiusa”. Un’altra decina di tartarughine ha “conquistato” il mare.

Il monitoraggio del nido continuerà nei prossimi giorni in attesa della schiusa delle altre uova. “Importante è fondamentale – ha dichiarato Gianluca Cirelli, biologo marino responsabile del Wwf di Policoro (Matera) – è stato il lavoro di Salvatore Golia, dottore in Scienze della natura ed elemento di supporto del WWF di Policoro per quanto attiene i progetti “Life Euro Turtles” e “TartAmar Calabria”, che ha seguito, supportato e coadiuvato le attività di monitoraggio la schiusa, di Roberto Mauro e di Leonardo Pugliese e del fotografo Maurizio Guarino, che come sempre ci permette di catturare immagini importanti di queste nascite per catalogare la loro presenza”.

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