X
<
>

La piccola accolta nella sua casa dai familiari

Condividi:
2 minuti per la lettura
La piccola con i suoi genitori

CASALI DEL MANCO (CS) – Vince la sua battaglia e torna finalmente a casa la bimba di sette mesi, originaria di Casali del Manco, ricoverata dal 18 dicembre presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma per complicanze da Covid.

La piccola, risultata positiva, aveva ricevuto le prime cure all’Annunziata di Cosenza e solo successivamente era stata trasferita d’urgenza, con un velivolo dell’Aeronautica militare, presso l’ospedale romano dove si era negativizzata pochi giorni fa (dopo 47 giorni).

Per il rientro, nella neo cittadina di Casali del Manco è stata organizzata, nel rispetto delle disposizioni sanitarie, un’accoglienza calorosa in presenza di pochi intimi, degli amministratori dell’Ente e del sacerdote. Tra i presenti anche il sindaco Nuccio Martire.

“La vita ti porta in luoghi inaspettati, l’amore ti porta a casa”, è la frase riportata su uno dei tanti striscioni appesi nei pressi dell’abitazione. I palloncini colorati e una tavola imbandita di dolci all’aperto hanno completato l’allestimento. All’arrivo della macchina, con a bordo la piccola guerriera e i genitori, lo spumante è stato il protagonista indiscusso. Il clacson a tutto spiano ha fatto il resto. Sono state settimane difficilissime quelle vissute dalla famiglia, ma oggi lasciano il posto alla gioia più grande.

Uno striscione di benvenuto

La bimba si è aggrappata alla vita con tutte le sue forze e alla fine ce l’ha fatta. Nonna Mariella, commossa, ha innalzato la nipotina e l’ha stretta forte a sé. A ri-nascere con la piccola, però, è l’intera comunità di Casali del Manco che oggi ha seppellito i timori e le ansie in un’esplosione di gioia tra guizzi colorati. I fuochi d’artificio sullo sfondo hanno accompagnato il corteo che ha applaudito la piccola fin sotto casa. In un secondo momento sono arrivati anche i tamburi. Il papà emozionato ha ringraziato i medici e ha dichiarato di essere distrutto ma felicissimo, una gioia «che non si può spiegare a parole». Questa vicenda si chiude con un lieto fine e, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE