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Guerino D'Ignazio

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RENDE (COSENZA ) – Il professor Guerino D’Ignazio ha rassegnato stamattina le dimissioni dalla carica di prorettore dell’Università della Calabria e di delegato all’internazionalizzazione, in dissenso – secondo quanto sarebbe scritto in una lettera consegnata al rettore e trasmessa in queste ore agli organi dell’ateneo – con il rettore Gino Crisci su alcune scelte importanti inerenti la guida e il futuro del campus.

All’attuale linea politica, secondo D’Ignazio, mancherebbero una visione d’insieme dei problemi dell’ateneo e uno spirito di collaborazione tra gli organi dell’ateneo e i dipartimenti. Una decisione maturata da tempo, dal momento che i malumori interni alla governance dell’Unical si trascinano da mesi: una spia significativa fu, in primavera, l’astensione in Senato accademico di una parte significativa della maggioranza che contribuì nel 2013 al l’elezione di Crisci, in occasione della designazione del direttore generale. Guerino D’Ignazio, ultimo preside della facoltà di Scienze politiche (prima della revisione della Gelmini) e ordinario di diritto pubblico comparato, è direttore della Scuola superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche dell’Unical.

La lettera

Le dimissioni, già annunciate alcuni mesi fa, erano state sospese, dice D’Ignazio, dopo un primo colloquio con il rettore. Con l’inizio del nuovo anno accademico, sono ritornate in agenda. In mezzo anche una nuova seduta del Senato – quella della scorsa settimana – dal clima per nulla sereno. La lettera è stata ripresentata oggi per attendere la conclusione della Notte dei ricercatori – lo spiega l’ex prorettore nella stessa lettera – ed evitare strumentalizzazioni. D’Ignazio si richiama al programma elettorale di Crisci e all’impegno per una governance “dialogante” in grado di scongiurare il rischio di divisioni nell’ateneo, favorite da uno statuto giudicato dagli ex presidi troppo fedele al dettato della legge Gelmini. Obiezioni anche sul metodo, che farebbe ricorso ormai stabilmente a colloqui individuali con singole componenti dell’ateneo e a un consenso costruito volta per volta per ogni singola questione in agenda.

D’Ignazio parla anche della necessità di invertire la fase di “declino” e di rimettere al centro del dibattito il rilancio dell’Unical.

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