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La dirigente scolastica Maria Pia D'Andrea

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TORANO – Quest’anno Babbo Natale è arrivato in anticipo all’Istituto comprensivo di Torano Castello – Lattarico ed ha portato un regalo insolito e del tutto inaspettato. Si tratta del piano di dimensionamento scolastico che coinvolge cinque Comuni e gli istituti di Torano Castello – Lattarico, Montalto Uffugo, Rota Greca, San Martino di Finita e Cerzeto. Un regalo consegnato il 13 dicembre che consiste nella decisione assunta dalla Provincia di Cosenza, dopo la conferenza d’ambito del 19 novembre, di accorpamento dei Comuni di Lattarico e Rota Greca, afferenti attualmente all’istituto comprensivo di Torano, da parte dell’istituto di Montalto Uffugo centro.

Una decisione, come spiegato dalla dirigente Maria Pia D’Andrea, che sembra aver arrecato un grave pregiudizio del diritto alla partecipazione democratica dell’istituzione scolastica coinvolta, in quanto ad essere accolta nel corso della riunione del 19 novembre era stata unicamente la proposta di accorpamento del Comune di Cerzeto, così da raggiungere una popolazione scolastica pari a 816 alunni. La motivazione della Provincia era di stabilizzare un’istituzione scolastica che rappresentava un importante presidio in un territorio dotato di grandi potenzialità e tanti problemi, come ad esempio quello dello spopolamento. Pertanto, questo significativo presidio risultava necessario.

Improvvisamente, il cambiamento di rotta. Il collegio dei docenti, il consiglio d’istituto, il comitato dei genitori, la Rsu, le OO.SS. di comparto hanno appreso che la popolazione scolastica è stata dimezzata, di fatto si passa da 816 a 470 alunni. Una riduzione sostanziale che consente la conservazione dell’autonomia solo grazie alla presenza di 70 alunni in più rispetto al minimo necessario.

Con lo smembramento dell’I.C. Torano Lattarico si sono sollevate numerose criticità. Perché avviene tutto questo? La dirigente Maria Pia D’Andrea ha dato voce al pensiero dei numerosi docenti e dei genitori coinvolti: «Tutto questo avviene perché si va a consolidare un’altra autonomia che aveva già 607 alunni per portarla a oltre 900. Sto parlando della scuola di Montalto centro che, al momento, riceve questo bel regalo dalla Provincia di Cosenza e dai Comuni di Lattarico e Rota Greca che hanno deliberato all’ultimo secondo».

La deliberazione di Lattarico risale all’11 dicembre e il piano della Provincia cosentina è stato approvato l’13 dicembre. La dirigente ha espresso sconforto e delusione su questa presa di posizione: «La comunità scolastica è rimasta attonita, perché tutti abbiamo toccato con mano la mancanza di considerazione da parte di alcuni politici nei confronti del lavoro dei dirigenti scolastici, che rappresentano una guida per le scuole, ma una totale assenza di considerazione per la dignità umana e professionale dei docenti che nella scuola si spendono infaticabilmente per i bambini del territorio. Sono stati calpestati i diritti umani e costituzionali di una popolazione studentesca che rivendica il proprio diritto di restare unita».

Da parte della Provincia c’è stata la mancata acquisizione del parere obbligatorio del consiglio d’Istituto di Torano e dei Comuni coinvolti e non sono state rispettate le linee guida della Regione in materia. La dirigente ha scritto al presidente Iacucci e all’assessore regionale Corigliano.

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