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Foto di gruppo alla consegna dell'Ambrogino d'Oro

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Se la passione per il lavoro si unisce alla capacità e alla voglia di fare rete allora le relazioni che si costruiscono nel tempo non si cristallizzano in formali scambi di saluti ma si consolidano, la rete si estende e arriva ad abbracciare e a coinvolgere anche chi generalmente ne sarebbe rimasto fuori. La fatica quotidiana, che comunque si fa sentire, diventa l’arte più bella, quella di rendere felici gli altri. Arte che Francesco Benvenuto ha espresso e continua a esprimere con la leggerezza di un talento naturale, non solo nel formare giovani colleghi, trasferendo generosamente competenze, cosa sempre più rara negli ambienti di lavoro, ma anche spendendosi in ogni modo per offrire l’opportunità di una vita migliore a persone in difficoltà.

Professionalità e umanità in connubio perfetto, senza nessuna ricerca del premio.

Francesco Benvenuto

I riconoscimenti sono arrivati comunque, importanti. Il Primo Maggio è stato insignito della “Stella al merito del lavoro”, prestigiosa onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica e ieri, nella maestosa Sala Alessi di Palazzo Marino, ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano.

Un milanese illustre Francesco Benvenuto, ma solo d’adozione. E’ orgogliosamente calabrese d’origine, fiero della sua Cosenza.

Classe 1963, maturità classica nello storico liceo Telesio con il massimo dei voti e laurea con lode in Scienze economiche e sociali all’Università della Calabria, Francesco Benvenuto ha portato nella laboriosa Lombardia tutto l’entusiasmo, la caparbietà e l’ostinata tenacia calabrese. Ha maturato esperienze lavorative importanti. Da imprenditore di se stesso ai ruoli di responsabilità in Istituti bancari, fino a Microsoft e Cisco, la multinazionale leader nel settore delle reti informatiche.

Dal 2008 è Direttore delle Relazioni istituzionali di Cisco Systems Italy. Un ruolo che lo porta a confrontarsi con i vertici di importanti aziende e con i vertici della politica senza mai scalfire il suo modo di essere.

Relazioni importanti e il desiderio sempre forte di fare rete vanno di pari passo. Una sinergia positiva diventata motore di iniziative in grado di lasciare segni tangibili, segni veri e profondi.

Sì, c’è il lavoro per gli investimenti in direzione di un maggiore sviluppo tecnologico e non solo, ci sono le lezioni universitarie, ci sono gli incontri con nomi altisonanti. C’è tutto questo nell’esperienza di Francesco Benvenuto. Ma da alcuni anni c’è anche e soprattutto il tempo, mai sottratto al lavoro, semmai aggiunto, dedicato al volontariato, il tempo del cuore e della sensibilità che rendono più ricca l’esperienza lavorativa. Con serietà, affidabilità e allegria. Volontariato con le Onlus, volontariato nelle carceri.

E’ del 2012 la fondazione con alcuni colleghi di una rock band che suona gratis per eventi e iniziative solidali. Le band poi sono diventate due e in sette anni sono stati tenuti oltre 60 concerti e raccolti più di 70.000 euro di fondi che sono stati donati ad associazioni no profit. Che importa se Francesco non sa suonare né cantare. Conta la musica del cuore, quella che respira anche nella sua bella famiglia, con la moglie Patrizia e le figlie Beatrice e Benedetta. La musica salvifica e rigeneratrice. Così Francesco è per i colleghi il “band manager”, quello che organizza, che trova le collaborazioni con le associazioni, le location. “Band manager” della Donation Bay Lounge e della Blue Shelter Band che hanno suonato anche in locali storici di Milano.

Miracoli della solidarietà grazie a un’azienda che è stata definita per il quarto anno consecutivo dall’Istituto “Great Place Work” il miglior ambiente di lavoro tra le società di medie dimensioni (sono 500 in Italia) e che da ieri, singolare coincidenza, è diventata la prima a livello mondiale. Un’azienda che conta 75.000 dipendenti.

Stella al merito del lavoro, Ambrogino d’Oro e l’anno scorso un importante riconoscimento aziendale: Francesco Benvenuto è stato uno dei 20 dipendenti di tutto il mondo della Cisco premiato a Johannesburg per l’attività di volontariato nelle carceri attraverso le cosiddette Cisco Academy, che rilasciano importanti e complesse certificazioni di sicurezza informatica valide a livello mondiale. Tecnologia ed educazione per una società più inclusiva, per una vita in carcere che non sia solo pena ma anche l’occasione di prepararsi a una rinascita fuori dalla cella, lontano dal freddo grigiore delle sbarre.

E’ l’occasione che hanno avuto Abdel, Igor, Maurizio, Piero. L’occasione che ha avuto Luigi Celeste, diventato con la sua storia di redenzione e rinascita un un po’ il simbolo del lavoro delle Cisco Academy e dell’opera di tessitura di Francesco Benvenuto.

Francesco the bridge, il ponte, il collegamento, il tramite verso una vita migliore? Sicuramente per Luigi e gli altri. Ma non solo. Francesco the man, l’uomo, l’amico, il legame diventato fraterno che continua anche oltre le sbarre.

Il miglior premio per chi ancora dà un senso al fare rete, alle mani tese. Ai valori veri, quelli che contano.

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