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Enrico Parisi

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COSENZA – C’è anche Enrico Parisi, 28enne di Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, tra i 36 cittadini che quest’anno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto premiare con l’Onorificenza al merito della Repubblica italiana.

Eroi di ogni giorno, distintisi per l’impegno quotidiano nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute.

Dopo la laurea in economia aziendale e management alla Bocconi e l’esperienza in Brasile con la Camera di commercio di Rio de Janeiro nel settore vitivinicolo, nel 2016 Enrico Parisi torna in Calabria a lavorare nell’azienda di famiglia che produce olio biologico “Dop Bruzio Colline ioniche presilane” da tre generazioni.

All’interno dell’azienda crea “+ che olio coltiviamo cultura”, una sezione che, nell’ambito della responsabilità di impresa, mira alla realizzazione di progetti di sostenibilità sociale, economica ed ambientale.

Inaugura, in collaborazione con la cooperativa “I figli della luna” , il primo orto sociale di Corigliano Rossano, con il motto “crescere insieme per crescere meglio”: piante di pomodori e peperoni vengono utilizzate come strumento di “pedagogia agricola”.

In un’ottica di economia circolare, i loro frutti, confezionati al momento della loro maturazione, sono venduti per finanziare la cooperativa. Dal 2017 al 2019 Parisi è stato il delegato provinciale di Giovani impresa Coldiretti Cosenza.

Tra i 36 cittadini selezionati dal Quirinale ci sono altri due calabresi, attivi in altre regioni. Laura Bruno, 91 anni, di Crotone, ma volontaria Vincenziana presso una Parrocchia della borgata romana di Ottavia, nel 1995 fonda il Centro odontoiatrico “Solidarietà Vincenziana”, che interviene sui problemi odontoiatrici con un duplice obiettivo: curare un problema sanitario e migliorare l’aspetto della persona, passaggio spesso fondamentale per recuperare la dignità e per l’accettazione da parte della ‘società civile’ di soggetti che vivono in condizione di povertà e trascuratezza. In sintesi “cura della persona come elemento di integrazione sociale”.

Infine Egidio Marchese, 52 anni, premiato “per il suo impegno nello sport paralimpico e la sua dedizione alla pratica sportiva come occasione di inclusione sociale”. Nato in Calabria, nei primi anni Novanta si trasferisce in Valle d’Aosta per lavoro e nel gennaio del 1997 è vittima di un incidente stradale che lo costringe su una sedia a rotelle. Si avvicina così all’Avp (Associazione valdostana paraplegici), di cui oggi è rappresentante legale, che lo introduce nel mondo dello sport per diversamente abili.

Così con il curling per disabili partecipa alle Paralimpiadi di Torino nel 2006 e a quelle di Vancouver nel 2010. Attualmente è anche presidente della Disval asd, società sportiva valdostana per persone con disabilità, gestita interamente da disabili, nata con l’obiettivo di raccogliere e diffondere le informazioni sulla disabilità e migliorarne le condizioni di vita nei diversi settori: dall’inserimento lavorativo, all’assistenza ospedaliera e sanitaria.

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