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Dalla Catasta puoi partire e alla Catasta puoi tornare. È iniziato venerdì il fermento di raccolta e promozione del turismo sul Pollino di questo hub turistico che raccorda e rilancia raccontando passi e passaggi tra Calabria e Basilicata.

Un riferimento che promette connessioni e rivoluzioni e che si propone in una veste multiforme ma che è identità precisa: curare e raccontare un territorio che ci fa leggere e sperimentare affascinanti caratteristiche.

Il centro polifunzionale, che è la porta del Parco nazionale del Pollino (all’uscita di Campotenese, nel territorio di Morano Calabro, vedi la Catasta ed è fascino immediato), è la scommessa su cui hanno puntato Giovanni Gagliardi, Manuela Laiacona, Donato Sabatella e Sergio Senàtore.

Consapevoli di quanto fosse necessario fare rete perché la proposta per i viaggiatori potesse avere completezza e garantire entusiasmo, hanno puntato sul territorio per farne esperienza comune e condivisa.

La Catasta ha già numeri e contenuti importanti: diecimila metri quadri di area verde attorno, 620 metri quadri di open space, una zona più intima – small conference – di 60/70 posti, innumerevoli specie botaniche, un punto ristoro, una caffetteria che stuzzica la memoria, pannelli digitali divulgativi, il materiale editoriale dedicato al Pollino, a ridosso una Ciclovia dei parchi della Calabria, un logo accattivante (merito di Aldo Presta e del suo staff), un teaser incisivo (realizzato dal regista Giuseppe Gagliardi), idee e progetti che trainano il passato in un futuro fatto di erbe officinali, oli e vini del Pollino, farine e confetture, piatti che sono sentimento dei luoghi, prodotti selezionati e proposti in ricercata semplicità (nelle immagini alcuni dei piatti che è possibile gustare nel punto ristoro della Catasta).

La possibilità è quella di partire per tutte le direzioni: che sia la visita a Morano o ad Orsomarso o al parco avventura di Masistro o all’ecomuseo di Rotonda avventurandosi anche nell’esperienza del rafting o di una passeggiata sul lago di Mormanno.

Sul sito dell’hub e ai link social (https://catastapollino.com/  https://www.facebook.com/CatastaPollino https://www.instagram.com/catasta_pollino/) è possibile già studiare alcuni possibili percorsi e scoprire che, in soli due minuti, si può raggiungere il Parco della Lavanda, che a 10 secondi c’è l’antica stazione e a 30 secondi la Ciclovia, e che, a meno di mezz’ora, ci sono i borghi di Morano, Mormanno, Rotonda e tanto altro. 

Percorsi sulla linea del tempo e della natura con un appuntamento già in agenda, quello del 28 luglio. Alle 18 si parte con il primo evento: Pollino Revolution, dai grandi esploratori di ieri ai viaggiatori di domani. Catasta e Rubbettino insieme per un circle time ad alta connessione territoriale perché l’intento è proprio questo: essere un contenitore di idee e connessioni utili alla crescita del territorio, un laboratorio di progetti, un luogo fisico in cui ci si possa incontrare, dialogare, confrontarsi.

L’iniziativa vuole essere un momento di scambio di idee circolare per ragionare insieme sui nuovi turismi, sul Pollino come destinazione in grado di competere alle richieste, ai temi e ai valori che pone oggi il turismo in evoluzione. Nascono nuovi viaggiatori ed esperienze di viaggio e allora come rispondere al meglio? 

L’incontro partirà dal passato, dagli illustri esploratori, e pionieri del turismo, del Grand Tour, per poi percorrere insieme la contemporaneità e ragionare sul domani. 

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