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“Gioventù bruciata!”. Avrò sentito questa esclamazione colma di disprezzo un milione di volte ed ogni volta mi ha ferita, per il solo modo in cui è stata pronunciata. E poi, riflettendoci meglio, che cosa si intende per “bruciata”? Forse apatica e indifferente? Magari polemica e problematica? O semplicemente “scomoda” perché capace di lottare per quello in cui crede, audace nel voler cambiare un mondo in cui non si riconosce più? Chissà quante volte i genitori dei giovani sessantottini avranno ripetuto loro questa frase, inconsapevoli del fatto che i loro figli stessero realizzando un’autentica rivoluzione. E altrettante volte, tra lacrime e singhiozzi, avranno mandato giù questa frase le suffragette, giovani donne che non avevano altra colpa se non quella di lottare per farsi spazio in una società che era loro ostile. Da quanto tempo e per quanto altro tempo noi, giovani di ieri, di oggi e di domani, saremo vittime di quest’assurdo pregiudizio? (…)

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“LA CALABRIA RACCONTATA DAI POST MILLENNIALS”

 

C’è una cosa che, tuttavia, mi sorprende. Quei giovani che lottavano contro i pregiudizi dei loro genitori, non sono forse gli stessi adulti che trasferiscono le medesime errate credenze sui propri figli? Allora, sono cresciuti e hanno dimenticato di quando sognavano di poter cambiare il mondo? O peggio, sono ormai convinti che questo mondo non si possa cambiare e temono che i figli possano andare incontro alla loro stessa disillusione? (…) Troppe domande e poche, pochissime risposte! D’altronde, la strada per “diventare grandi” è di per sé disseminata di ostacoli, dubbi ed incertezze. (…) Mi ripeto sempre una frase di Italo Calvino che mi accompagna ormai da diverso tempo e sulla quale credo che ogni adulto dovrebbe riflettere a lungo: “A volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane”.

Un filo rosso lega le generazioni di ventenni di ieri e di oggi.

Un pregiudizio comune che ha inseguito prima gli uni, ora gli altri e che Francesca Filice – 19 anni, studentessa di Scienze Politiche dell’Unical e scout – riassume nell’espressione “gioventù bruciata”.

Pubblichiamo su alcuni stralci del suo intervento per la rubrica “Post Millennials” (LEGGI I DETTAGLI DELL’INIZIATIVA), apparso nell’edizione del Quotidiano del Sud puoi ancora leggere il pezzo in versione integrale acquistando il Quotidiano dallo store digitale (CLICCA QUI PER ACCEDERE).

 Per partecipare al progetto puoi mandare una mail all’indirizzo mf.fortunato@quotidianodelsud.it

La rubrica intanto oggi è in edicola con un nuovo contributo.

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