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La senatrice Rosa Silvana Abate

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COSENZA – Il sogno dell’istituzione di un collegamento veloce tra la Sibaritide e Roma resterà tale, almeno per ore.

A darne notizia è la senatrice Rosa Silvana Abate del Movimento Cinquestelle che ha precisato che «la notizia è di poche ore fa: Trenitalia ci ha comunicato che non risultano evidenti opportunità commerciali sufficienti per istituire il Frecciargento Sibaritide-Roma. Ce lo aspettavamo perché Trenitalia fa parte insieme a Rfi del gruppo Ferrovie dello Stato che, proprio nella Sibaritide, ha creato una partnership con una azienda del posto che fa partire quattro corse di autobus al giorno da Cariati-Corigliano-Rossano-Sibari per Roma».

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Per la Senatrice si tratta di «numeri importanti che, invece, non giustificherebbero l’utenza per mettere un treno veloce. Una coincidenza molto strana sulla quale stiamo già indagando e sulla quale chiederemo lumi anche a Trenitalia, così come chiederemo di avere questi studi di fattibilità per capire come sono stati condotti. Ci sembra strano i collegamenti diretti con la Capitale dalla Sibaritide che sono offerti dalle linee di bus interregionali e partono da Sibari, Corigliano Rossano o da Trebisacce sono ben dodici al giorno forniti da quattro aziende».

Inoltre «Trenitalia ci deve anche spiegare perché per avere una risposta abbiamo aspettato quasi cinque mesi e arrivare alle soglie della primavera per avere una risposta (negativa) di due righe. Il primo incontro è stato a metà ottobre, il venti dello stesso mese gli inoltrammo il progetto. La loro risposta è arrivata ieri. Tempi prolungati che mettono a rischio la possibilità di far partire una Freccia alle soglie dell’estate nonostante le tante lamentele che arrivano dai viaggiatori che nei periodi estivi e di festa tornano nell’Alto e nel Basso Ionio. Oltre quelli delle persone che viaggiano tutti i giorni per lavoro, studio e per problemi di salute. Trenitalia avrebbe potuto dare risposte a un territorio messo in ginocchio da anni di cattiva gestione politica».

Tuttavia «la sensibilità dimostrata anche in questa occasione è praticamente nulla, in linea con quanto fatto con la fantomatica campagna di comunicazione messa in piedi per regalare alle viaggiatrici donne una caramella al limone l’otto marzo. Ma nemmeno a tutte, solo a quelle della classe ‘executive’, mentre per quelle che avrebbero viaggiato in ‘economy’ ne avrebbero dovuto fare a meno. Anche qui, dunque, discriminazioni di genere creando una differenziazione di cittadini di serie a e di serie b. Fortunatamente, sapendo la compartecipazione seppur indiretta nel trasporto su gomma ci eravamo mossi anche diversamente allertando il Ministero dei Trasporti».

È in questa direzione che «si inserisce la visita del ministro Danilo Toninelli nei giorni scorsi a Corigliano Rossano quando abbiamo detto a chiare lettere che non è accettabile che, come avviene oggi, da questo territorio a Roma ci si metta un numero di ore esagerato, con tanti cambi di treni. I soldi ci saranno e ci sono già in parte per i contratti di programma stanziati. Si sarebbe potuto e dovuto fare squadra – chiude la senatrice M5S – visto che il progetto del Frecciargento Sibaritide-Roma in meno di quattro ore era stato anche condiviso dalla Regione Calabria con una apposta delibera di giunta ma gli interessi di Trenitalia, evidentemente, sono altri. Andiamo avanti, nei prossimi giorni incontrerò i funzionari del Ministero dei Trasporti per fare il punto della situazione perché ci sono tutti i presupposti affinché il Frecciargento possa partire già entro l’estate».

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