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La festa di Marcello Romanelli a Cosenza

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COSENZA – Una festa nel cuore del centro storico. Proprio cosi una grande festa per un compleanno speciale. Quello di Marcello Romanelli.

Il giornalista che per anni ha raccontato, con la sua penna leggera e frizzante, la “dolce vita” cosentina e romana (Quotidiano del Sud, Messaggero e Dagospia) adesso è nostro ostaggio. Per una volta tocca a noi raccontare la sua festa.

La data è quella giusta. Il 21-06-2021 la Calabria è ufficialmente in zona bianca, via il coprifuoco ed eccola la musica del dj dal gusto raffinato di nome Fabio Nirta. Il barman è l’artista della serata, si chiama Andrea Le Pera ed è il talento dietro al bancone di una città che questa notte ha voglia di rincontrarsi.

Su e giù con le mascherine. Sembra una tarantella, ma c’è tanta attenzione, ordine, ma, nello stesso tempo, gli occhi ritornano a sorridere e la voglia di darsi un cinque o un mezzo bacio è tanta. Marcello Romanelli coccola i suoi ospiti. Il primo ad arrivare, naturalmente, è il suo sindaco. Ormai da sette anni, infatti, Marcello cura la comunicazione dell’avvocato Marcello Manna, sindaco di Rende.  

E con due campagne elettorali vinte “i due Marcello” si capiscono al volo. Basta un cenno e parte la penna di un cronista che negli anni ha saputo trasformare la sua penna da “leggera” a “istituzionale”. 

Si celebra la vita.  E lo si fa degustando il “Solstizio d’Estate, il The Journalist, Lo scrittore” …o magari un “Felici ma sobri…”. Questi i nomi dei cocktails letteralmente creati da un Le Pera che dietro al bancone, va come un treno…

È una sera d’estate. E sembra quasi impossibile vedere la piazza del Caffè Telesio piena di gente… 

“Felice e distante…”. Proprio come le due parole fortunate del primo libro scritto da Marcello Romanelli. E Vissero tutti Felici e distanti, il titolo giusto è questo ed è scritto su una torta che arriva 15 minuti prima di una mezzanotte liberatoria. Non c’è il coprifuoco e parte la canzone di Jovanotti: “ma come posso io non celebrarti vita? oh vita… oh vita…”.

È un primo segnale di vita. E lo ha dato proprio chi, da oltre 20 anni, racconta la vita su carta stampata, quella profumata, quella che piace a quel cronista da marciapiede oggi caduto in trappola. Questa volta il protagonista è stato lui. Auguri…

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