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Esperienza positiva per il ventenne nato in provincia di Cosenza: «Un grande onore per me»

PIU’ di cento giri in pista con i big della Formula 1 e al volante della Ferrari. E’ una giornata speciale quella vissuta oggi da Antonio Fuoco al circuito di Montmelò. Il 19enne della Ferrari Driver Academy ha rilevato al volante della Rossa il tedesco Sebastian Vettel nella seconda giornata di test ‘in-season’ della Formula 1. «E’ un grande onore per me», dice il giovane di Cariati (Cosenza), che fra due giorni spegnerà 20 candeline.

Fuoco ha messo in cascina altri 118 giri chiudendo con il quinto crono, a circa un secondo e mezzo dagli miglior tempo fatto segnare da Max Verstappen con la Red Bull. In comune con l’olandese ha la giovane età, anche se Verstappen è già entrato nella storia del ‘Circus’ vincendo domenica il gran premio di Spagna e diventando così ad appena 18 anni il pilota più precoce di sempre sul gradino più alto di un podio in F1.

I TEST IN AUSTRIA PER IL PILOTA CALABRESE

«Fa un pò impressione, ma allo stesso tempo mi lascia un pò indifferente», dice Fuoco soffermandosi sull’exploit dell’olandese al termine dei collaudi sul circuito catalano. «Max è arrivato in F1 presto, ha avuto questa possibilità e l’ha sfruttata al meglio – aggiunge -. Sono molto contento per lui, ma non dobbiamo avere troppa pressione. Credo che per me sia importante fare un buon lavoro quest’anno in Gp3 e poi pensare al futuro».

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Fuoco aveva già debuttato in una monoposto di F1 in occasione dei test dello scorso giugno sul circuito austriaco di Spielberg, sempre con la Ferrari, chiudendo la sessione su pista bagnata con un incidente. Stavolta la sua giornata si è conclusa senza intoppi.

«Abbiamo fatto un buon lavoro, tanti chilometri. Abbiamo fatto delle prove di set-up già ieri con Sebastian e credo che tutto sia andato nel migliore dei modi. E’ stata una giornata molto positiva», dice il pilota calabrese prima di soffermarsi sulle differenze con le macchine delle serie minori. «La Formula 1 è molto più complicata, soprattutto perché hai tante procedure da fare. Anche la macchina con più carico è più difficile da gestire, ma con i test e l’allenamento tutto si può fare. La Ferrari è migliorata rispetto a un anno fa? Sì, ovviamente le condizioni in Austria erano più difficili perché la pista era bagnata, ma la macchina secondo me funziona molto bene – risponde Fuoco -. Abbiamo fatto un buon lavoro con la squadra e voglio ringraziare la Ferrari e la Driver Academy per l’opportunità che mi hanno dato».

«Spero di ritornare presto su questa macchina – dice ancora il pilota di Cariati -. Alla Ferrari Academy impariamo tante cose, ma per noi che corriamo in campionati più piccoli anche lavorare con un team di F1 è un vantaggio, oltre che un piacere e un onore. Avere il cavallino sul petto ha un significato speciale per me e penso anche per gli altri ragazzi dell’Academy. Dobbiamo avere rispetto per tutti, comportarci in maniera educata e essere umili».

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