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Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio

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Il massimo dirigente rossoblù spiega perchè, insieme alla Lega Pro, aveva sostenuto Abodi alla presidenza della Figc: «Inaudito il comportamento degli arbitri»

COSENZA – «L’esito delle votazioni per il presidente della Figc, con la riconferma di Tavecchio a presidente, ci consegna una situazione per certi aspetti paradossale e per altri altamente pericolosa per le prospettive del sistema calcio in Italia».

Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente del Cosenza calcio, Eugenio Guarascio.

«Rivolti gli ovvi auguri di buon lavoro a Tavecchio – aggiunge – non posso infatti esimermi dall’aggiungere alcune semplici constatazioni: quello che emerge dall’assemblea a Fiumicino conferma una sordità della maggioranza delle componenti del calcio nel nostro Paese, una sordità destinata però a sortire effetti assai negativi anche nel breve periodo. Io e tutta la Lega Pro abbiamo sostenuto Abodi nella sua battaglia, e personalmente lo ringrazio ancora una volta per il suo generoso tentativo di ridare regole, legalità e certezze ad un sistema malato, perchè non è possibile continuare in questo andazzo, in cui non si affrontano le grandi questioni legate, ad esempio, a tutto il calcio dilettantistico, alla distribuzione delle risorse in tutto il mondo del professionismo, alla gestione dei diritti televisivi, eccetera. Il calcio in Italia ha bisogno di riforme vere e non di facciata, di comportamenti rigorosi in cui l’eticità venga praticata giorno per giorno e non solo declamata in una mattinata, di coerenze e regole da rispettare da parte di tutti. In tal senso quello che è accaduto con l’inaudito comportamento dell’Associazione italiana arbitri rompe ancor di più le regole perchè uno spezzone del nostro mondo, che dovrebbe essere il simbolo dell’equidistanza e della terzietà per come dice la parola stessa, decide inopinatamente di spostarsi su un candidato perchè, così hanno dichiarato i suoi vertici, sono state assicurate risorse che prima non c’erano. Mi chiedo: ma che mondo è questo? Come si può pensare di avvicinare le altre realtà europee con comportamenti simili? Come si possono gestire realtà e campionati in cui regole e certezze non ve ne sono?».

«É chiaro – conclude Guarascio – che tutta la Lega Pro dovrà riflettere a lungo su cosa fare in una situazione di tal genere e la vittoria di ieri può essere la classica vittoria di Pirro, destinata ad innescare nuove tensioni e incertezze. Una brutta pagina davvero quella di ieri a Fiumicino e cantare vittoria da parte di taluni è davvero fuori luogo».

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