X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

COSENZA – Il Consiglio Federale in corso a Roma non ha fatto eccezioni e ha confermato le decisioni della Covisoc. Bocciate tutte le domande di iscrizione dei sei club che avevano ricevuto il primo “no” già lo scorso 8 luglio. Si tratta di Chievo Verona in Serie B e di Carpi, Casertana, Novara, Paganese e Sambenedettese in Serie C.

La loro unica speranza resta l’appello al Collegio di Garanzia del Coni, che dovrebbe riunirsi fra una settimana esatta, il 22 luglio. In quella sede i club potranno cercare di ribaltare la decisione e ottenere l’iscrizione al prossimo campionato di appartenenza. Impresa comunque difficile.

Si attende il comunicato del Consiglio Federale per l’ufficialità.

La decisione di bocciare il Chievo Verona, naturalmente, apre le porte ad un ripescaggio del Cosenza Calcio. Una eventualità che il presidente Guarascio aveva subodorato già nel mese di maggio, subito dopo la retrocessione sul campo. Il patron rossoblù ha studiato a fondo il caso per tutelarsi in caso di sorprese. Non ce n’è stato bisogno, visto che la giustizia sembra aver fatto il suo corso naturale.

Il Cosenza Calcio è la prima società avente diritto a ripartire nuovamente dalla Serie B in quanto classificatasi al quart’ultimo posto. A meno di sorprese clamorose, dunque, non appena arriverà l’ufficialità inizierà la stagione dei rossoblù, la quarta consecutiva in cadetteria.

C’è curiosità per l’organizzazione che vorrà darsi adesso il presidente Guarascio. Che dovrà raddoppiare o triplicare gli sforzi se vorrà recuperare terreno nei confronti della tifoseria, sul piede di guerra da mesi, ormai, con la richiesta, fatta allo stesso Guarascio, di cedere la società e di non occuparsi più del calcio cosentino.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE