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GIOIA TAURO (RC) – Sarà effettuato mercoledì prossimo il trasbordo delle armi chimiche consegnate dal regime siriano dal cargo danese Ark Futura alla nave americana Cap Ray. Lo hanno confermato fonti della Farnesina interpellate dall’Agi. La data dell’operazione nel porto calabrese è stata successivamente ufficializzata all’ANSA dal ministro degli Esteri Federica Mogherini, in visita proprio a Copenaghen, al termine di un incontro con il collega danese Martin Lidegaard. Il trasferimento, e la successiva distruzione delle armi chimiche, è «l’unica operazione positiva e riuscita che c’è stata sulla scena siriana», ha commentato la titolare della Farnesina che è soddisfatta per il risultato portato a casa e spera in un’onda lunga che «potrebbe aprire scenari ulteriori di disarmo e di non proliferazione nella regione».

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Durante le operazioni nel porto calabrese, suo malgrado non potrà essere presente il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, impegnata quel giorno a Strasburgo per la presentazione del programma del semestre di presidenza italiana dell’Ue. Ci sarà invece il direttore generale dell’Opac, Ahmet Uzumcu. 
Il cargo Ark Futura è in viaggio verso la Calabria con a bordo 570 tonnellate di agenti chimici – tra cui gas mostarda e agenti chimici per la produzione del sarin – che poi saranno distrutti in acque internazionali, con un processo di idrolisi eseguito a bordo della Cap Ray. Come ha osservato la titolare della Farnesina, la distruzione dell’arsenale chimico di Bashar al-Assad «può aprire ulteriori scenari di disarmo e non proliferazione nella regione».
Ed a pochi giorni dalle operazioni, non mancano le perplessità. Il sindaco di San Ferdinando, Domenico Madafferi, ha detto all’Ansa: «Non ci sono informazioni certe e quelle che abbiamo sono troppo vaghe». 
«Non è possibile – ha aggiunto Madafferi – che ancora oggi non si sappia nemmeno quali sostanze verranno trasbordate. E, sia chiaro, non ce l’ho con la Prefettura di Reggio che, probabilmente, è nelle nostre stesse condizioni. Certo, tutte le misure di sicurezza sono state adottate, ma non c’è una comunicazione ufficiale sulla natura delle sostanze che verranno movimentate: si parla di sarin, di iprite. Un fatto inaccettabile anche perché i cittadini si rivolgono al sindaco per sapere». Il sindaco ha anche spiegato all’Adnkronos che: «Nei tre Comuni coinvolti, San Ferdinando, Rosarno e Gioia Tauro, abbiamo fatto affiggere manifesti per rassicurare la popolazione: in particolare sul fatto che si tratta di sostanze allo stato liquido e non gassose, contenute in serbatoi stagni rigorosamente rispondenti alle norme internazionali in materia».
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