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CATANZARO- “Ieri parlavi di rivoluzione, oggi siedi sulle poltrone”. Il movimento di estrema destra, Alternativa popolare Catanzaro, non gliele manda a dire a uno dei fondatori di Rete del Sud, l’ex deputato di Rifondazione Comunista Francesco Saverio Caruso, finito al centro di una polemica per l’affidamento del Corso di Sociologia dell’ambiente e del territorio. Alternativa lo scarica pubblicamente, proprio nel luogo dove Caruso andrà ad insegnare da febbraio: via Scesa Eroi, la sede della facoltà di Sociologia.

Gli estremisti, con numerosi volantini affissi stanotte all’entrata dell’università, aggiungono l’identikit del professore: “Da fallito rivoluzionario a barone universitario”. Allungando di fatto l’elenco di chi è intervenuto sul caso. 

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A sollevare la polemica è stato il presidente del consiglio comunale Ivan Cardamone. Di seguito, il sindacato di polizia, il Coisp, partiti di centrodestra, associazioni, convinti a far tornare indietro l’università, facendo leva sui numerosi guai giudiziari di Caruso. Anche se lo stesso ex deputato ha chiarito: “nessuna condanna”. Ma Caruso ha trovato sponda anche con i partiti di centrosinistra ed esponenti della società civile. I quali hanno segnato in rosso un aspetto: “il professore ha ottenuto l’incarico per il suo curriculum”, così come spiegato dal direttore di Sociologia, Cleto Corposanto e dal rettore dell’università Magna Graecia, Aldo Quattrone.

 

 

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Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

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