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Inquirenti di Aosta dopo l'operazione contro la 'ndrangheta

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TORINO – Ha chiesto di annullare il capo d’accusa nei suoi confronti Bruno Nirta, uno degli imputati principali all’udienza preliminare dell’inchiesta Geenna sulla presenza della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta (LEGGI TUTTE LE NOTIZIE SULL’OPERAZIONE GEENNA).

Il suo difensore, l’avvocato Luigi Tartaglino, ha sostenuto che i pm della procura di Torino ne proposero il rinvio a giudizio senza prima interrogarlo come aveva richiesto; un problema – ha spiegato – sorto dal fatto che il carcere in cui Nirta era detenuto trasmise la comunicazione con 5 giorni di ritardo.

Ma sulla richiesta è intervenuto il tribunale di Torino che ha considerato valido il capo d’accusa per Bruno Nirta. Il tribunale, infatti, ha respinto la
richiesta della difesa di dichiararne la nullità per ragioni di procedura. In caso di accoglimento i termini di custodia cautelare sarebbero scaduti il 22 gennaio. Nirta sarà giudicato con il rito abbreviato a partire dal 7 febbraio

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