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di FRANCESCO RIDOLFI

ROMA – Il Tribunale del Riesame presieduto da Bruno Azzolini, si pronuncerà nei prossimi giorni sulla richiesta di revoca dell’ordine di custodia cautelare presentata da Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, i due calabresi coinvolti nell’inchiesta ‘Mafia capitale’ che lo scorso dicembre ha sconvolto il mondo romano portando alla luce una serie di presunte connessioni e correlazioni tra il tessuto imprenditoriale, quello politico e le cosche della criminalità organizzata.

IL RUOLO DELLA ‘NDRANGHETA NEGLI APPALTI ROMANI

I due calabresi risultano indagati per associazione per delinquere di stampo mafioso, ed avrebbero fatto da tramite tra il gruppo capeggiato a Roma da Massimo Carminati e il clan dei Mancuso di Limbadi che opera nel Vibonese con ramificazioni in tutta Italia.

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In particolare secondo la Procura di Roma, guidata dall’ex procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone (LEGGI IL PROFILO DEL MAGISTRATO e DELLA SUA SQUADRA) i due calabresi avrebbero fatto da collegamento con alcune cooperative amministrate da Salvatore Buzzi legato a Carminati e il gruppo della ‘ndrangheta calabrese.

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Oggi il Tribunale ha esaminato la richiesta dei due indagati di revoca dell’ordine di custodia cautelare e al termine della discussione, durante la quale il pubblico ministero Giuseppe Cascini ha chiesto di respingere le istanze, si è riservato la decisione.

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