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RINVIO in Giunta per le Immunità di Palazzo Madama sul caso di Giovanni Bilardi, il senatore di Ncd coinvolto nello scandalo sulle spese pazze in Calabria per il quale la Procura di Reggio chiede gli arresti domiciliari.

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In apertura di seduta, il senatore del Pd Pagliari ha chiesto al presidente della Giunta, Dario Stefano (Sel) che è anche relatore sul caso Bilardi, di interpellare il presidente del Senato, Pietro Grasso, affinché fornisca i dati necessari per capire esattamente a quanto ammontino le risorse pubbliche che rientrano nella disponibilità di un senatore. Tra i motivi per i quali viene chiesto l’arresto di Bilardi, infatti, i magistrati reggini sostengono che ci sia il rischio di reiterazione del reato vista la possibilità per un senatore della Repubblica di disporre di «ingenti somme».

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In più, il senatore di Ncd Andrea Augello ha chiesto, sempre a Stefano, di ascoltare anche il presidente dei senatori di AP-Ncd, cioè Renato Schifani, per capire quali siano i reali incarichi di Bilardi all’interno del gruppo e se svolga ruoli particolari che necessitino di fondi particolari.

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Entrambi avrebbero sollecitato Stefano, secondo quanto si apprende, ad adempiere a tali richieste prima di fare la sua proposta
riguardo l’autorizzazione all’arresto trasmessa dal Tribunale di Reggio Calabria.

Il presidente della Giunta ha messo ai voti le richieste di Pd e Ncd e queste sono state accolte (senza che Stefano votasse) con i “no” di Casson (Pd), del M5S e in assenza di Doris Lo Moro. La Giunta tornerà a riunirsi non appena ricevuti i dati da Grasso.

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