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VIBO VALENTIA – Gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto in flagranza di reato Antonio Profeta, 37 anni ritenuto responsabile del reato di rapina pluriaggravata.

Alle 10.50 circa di ieri, nei pressi dell’agenzia Banca Nuova, dopo aver aperto violentemente lo sportello dell’autovettura di un pensionato, l’avrebbe spintonato, intimando di consegnargli una busta contenente la somma in contanti di 6.000 euro ed un blocchetto di assegni, appena ritirati nell’istituto bancario, dopo di che si è dato alla fuga a piedi.

La scena è stata notata da una pattuglia della polizia che si è messa immediatamente all’inseguimento di Profeta, rintracciandolo all’interno dell’abitazione della suocera, dove è stato bloccato mentre era intento a cambiarsi d’abito.

Il giovane vanta numerosi precedenti penali di Polizia sia specifici che per lesioni personali, porto e detenzione abusiva di armi. L’arrestato dopo le formalità di rito e come disposto dal pm Santi Cutroneo è stato associato alla Casa circondariale di Vibo Valentia.

Profeta è stato condannato a 14 anni, con sentenza passata in giudicato, per l’omicidio di Michele Fedele, avvenuto a Vibo nel 1999 e commesso in concorso con Sergio Gentile, ma, come il complice, è uscito anticipatamente di carcere.

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