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Una pattuglia della polizia stradale in autostrada

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CATANZARO – Da una parte Anas e Regione che lavorano per “il progetto di rilancio della nuova A2”, dall’altra la realtà dei fatti con lavori continui, doppi sensi di marcia e incidenti, l’ultimo dei quali con il tragico bilancio di quattro morti (LEGGI).

Oliverio punta sull’autostrada per il turismo

 

Per quanto riguarda le idee delle istituzioni, il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha scommesso su un’autostrada “non solo come infrastruttura di trasporto ma anche come spazio di promozione turistica del territorio, ha rilevanza strategica per la Calabria. L’autostrada del Mediterraneo – ha aggiunto – può fare da volano per lo sviluppo della Regione. Rappresenta, infatti, non solo un’arteria su cui si spostano quotidianamente merci e passeggeri, ma anche il biglietto da visita per i turisti che la visitano. Troppo spesso chi ha viaggiato sulla vecchia A3 ha dovuto fare i conti con rallentamenti, disagi, incuria. Una situazione di inefficienza e degrado talmente evidente e radicata da essere diventata l’emblema della Calabria, contribuendo a danneggiare gravemente l’immagine della Regione”.

L’avventura proposta da Anas

Dopo il nuovo nome deciso per “superare” la vecchia A3, Anas, dal canto suo, punta sulla necessità di “garantire ai viaggiatori l’opportunità di attraversare quasi metà Paese in modo che prima sarebbe parso impossibile. Così nasce l’esigenza di intraprendere un’avventura ricca di emozioni”. Proprio all’autostrada del Mediterraneo è stato dedicato ampio spazio sulla Guida per viaggiare con gusto 2017 di Repubblica, che punta a condurre i lettori alla scoperta del bello e del buono che attraversa il territorio del Sud Italia in Campania, Basilicata e Calabria.

GLI ITINERARI TURISTICI LUNGO L’A2

Il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani ha sottolineato come “la realizzazione della guida insieme a La Repubblica rappresenti un ulteriore punto del piano di valorizzazione che l’azienda, nell’ambito di una nuova strategia di sviluppo, ha elaborato per la A2 Autostrada del Mediterraneo, considerata una infrastruttura fondamentale per la mobilità del paese oggi con un tracciato più rapido e sicuro che ha ridotto i tempi di percorrenza di un’ora”.

La realtà tra deviazioni infinite ed incidenti

Ma davanti ad un’autostrada ipertecnologica e aperta al territorio, dopo decine di annunci sulla fine dei lavori, si scopre invece un’arteria colma di interruzioni e disagi. Chi nel fine settimana si è diretto da Cosenza a Reggio Calabria, per esempio, ha dovuto affrontare ben cinque cantieri aperti con tanto di carreggiate a doppio senso di circolazione, così come nella galleria “Jannello” tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno, dove è avvenuto l’incidente mortale di domenica.

LEGGI LA NOTIZIA DEI CANTIERI E GUARDA IL VIDEO SULLE DEVIAZIONI

Anas e la fine dei cantieri

Forse anche per questo il presidente Anas si è affrettato a rassicurare tutti, affermando: “Dal 18 luglio si chiuderanno tutti i cantieri anche di manutenzione e l’autostrada del Mediterraneo, l’A2, sarà completamente sgombra: le file ci saranno solo a Villa San Giovanni per gli imbarchi sui traghetti”.

Le critiche dei consumatori per l’eterna incompiuta

Tesi che, però, non convincono tutti, dal momento che Silvia De Gori, presidente dell’Adiconsum Calabria, ha denunciato: “Ancora disagi, ancora vittime e inaugurazioni che hanno tutto il sapore di una presa in giro, e tutto questo ancora, purtroppo, sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Nella mattinata odierna un tratto completamente bloccato all’altezza di Altilia con tempi di percorrenza da Cosenza a Lamezia Terme di circa 2 ore. Non più tardi di ieri l’ultimo drammatico incidente che ha costato la vita a quattro persone tra le quali un bambino di otto anni”.

Secondo l’associazione dei consumatori, “l’autostrada continua a mantenere il triste primato della Cenerentola delle opere incompiute. Dopo la grande inaugurazione ci siamo avviati in un lungo percorso di ammodernamento che sinceramente – ha aggiunto De Gori – non abbiamo idea quando possa avere fine e quante altre vittime dovrà lasciare sull’asfalto”. Le condizioni dell’autostrada del Mediterraneo destano, dunque, almeno qualche perplessità, anche se non bisogna dimenticare che una maggiore attenzione degli automobilisti e il rispetto delle regole del Codice della strada, sicuramente garantirebbero una maggiore sicurezza.

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