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VIBO VALENTIA – Quarto rinvio consecutivo, oggi, per il processo d’appello nato dall’operazione “Dinasty 2”, scattata nel 2006 ad opera della Dda di Salerno contro avvocati del foro di Vibo Valentia, imprenditori vibonesi ed esponenti del clan Mancuso. La Corte d’Appello di Salerno, che deve giudicare 25 imputati per i quali la sentenza di primo grado con il rito abbreviato è datata 23 marzo 2008, ha infatti oggi solo preso atto della nuova composizione del Collegio dopo una precedente astensione dei giudici rinviando tutto al 25 marzo 2014 dopo il precedente rinvio del 9 aprile scorso. 

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Diventa concreto, quindi, il rischio di prescrizione dei reati. Fra gli imputati, anche il boss Antonio Mancuso di Limbadi, condannato in primo grado a 7 anni, più 6 avvocati vibonesi che in primo grado erano stati invece assolti. Corruzione in atti giudiziari, falso, turbativa d’asta, frode processuale, truffa e concussione i reati a vario titolo contestati. L’avvocato Giovanni Vecchio (assolto in primo grado), attraverso il proprio legale di fiducia Nicola Cantafora ha dal canto suo rinunciato oggi ad un’eventuale beneficio della prescrizione chiedendo un rapido processo. Nell’operazione “Dinasty 2” è rimasta coinvolta pure l’ex presidente della sezione civile del Tribunale di Vibo, Patrizia Pasquin, condannata in appello con il rito ordinario a 2 anni e 8 mesi per corruzione in atti giudiziari.
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